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Famiglie diurne, la fiducia come base di lavoro

L’Associazione del Mendrisiotto ha tenuto la sua assemblea e stilato il bilancio del 2020. Sei le nuove famiglie abilitate

Il bilancio dell'attività 2020
(Archivio Ti-Press)
4 ottobre 2021
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Fiducia. È questa la parola che ispira l’Associazione Famiglie diurne del Mendrisiotto (Afdm) nel suo lavoro quotidiano. Un lavoro che, nel corso del 2020, è stato giocoforza condizionato dall’emergenza sanitaria. “Anche se a malincuore – ha spiegato la coordinatrice Simona Sandrinelli nel corso dell’ultima assemblea – abbiamo dovuto mettere da parte qualche aspetto pedagogico molto rilevante, come per esempio il raggiungimento dell’autonomia da parte dei bambini”. Nonostante le norme di sicurezza, “abbiamo voluto mantenere il nostro approccio rispetto alla fiducia nei bambini, nei loro genitori, nelle istituzioni, nelle educatrici e nella società intera”. La coordinatrice ha aggiunto che “mi rendo conto che parlare di fiducia in questo periodo di incertezza diventa quasi paradossale. Il nostro sforzo come singoli cittadini, e ancor più come associazione, deve andare nella direzione di dare uno spazio in più ai bambini per esprimere i loro pensieri, le loro riflessioni e i loro bisogni in questi tempi dove la loro libertà è limitata e serrata da barriere invisibili e trincee protettive”. Nel suo intervento, il presidente Claudio Currenti ha invece ringraziato i Comuni, il Cantone e la Confederazione per il sostegno finanziario che hanno assicurato durante il lockdown. “Ringrazio inoltre tutti i genitori per la fiducia che continuano a riporre nell’Associazione e il suo personale per l’importante lavoro che continuano a svolgere con passione e dedizione mettendo sempre al centro il benessere del bambino”. Durante l’ultima assemblea, sono stati approvati i conti del 2020 ed è stato rinnovato il comitato. Ad affiancare il presidente Claudio Currenti ci sono Simona Sandrinelli, Giorgia Realini, Monica Frigerio, Savina Stoppa Beretta, Laura Robbiani, Laura Fieni (neoeletta) e Ivan Pelle (neoeletto).

Le nuove tecnologie

Lo scorso anno l’Afdm ha potuto contare su 36 famiglie diurne: le nuove abilitate sono state 6, mentre una ha interrotto la collaborazione dopo essersi trasferita in un altro cantone. I bambini accolti sono stati 251: 105 avevano meno di 3 anni, 146 dai 3 anni in su. Nonostante il lockdown, come si legge nel rapporto annuale, “le mamme diurne sono sempre state attive per accogliere i bambini delle famiglie che, appartenendo a categorie professionali considerate indispensabili, avevano necessità di lasciare i propri figli per recarsi al lavoro”. Nel periodo d’isolamento forzato, inoltre, “le nostre mamme diurne si sono impegnate per tenersi in contatto con le famiglie affidanti e i bambini”. Le nuove tecnologie hanno permesso di “sperimentare un nuovo modo di comunicare, anche se a distanza: le famiglie diurne hanno inviato piccoli video con lettura di racconti, danze e cartoline di saluti a tutti i loro bimbi mantenendo quel filo di relazione che ha poi permesso di ritrovarsi anche dopo mesi con entusiasmo”. E a proposito di nuovi modi per mantenere i contatti, i centri extrascolastici Scoiattolo di Stabio e Balerna, hanno attivato un profilo Instagram che permette alle famiglie di vedere come trascorrono il tempo i loro figli nelle rispettive strutture. “Genitori e bambini hanno molto apprezzato questa modalità di interazione e la seguono con interesse”.

Lavori in corso

Le Famiglie diurne si occupano di 8 centri extrascolastici Scoiattolo, 6 mense, 3 nidi d’infanzia, famiglia nido, dopo e pre scuola, colonie e asili estivi. È quindi inevitabile trovarsi... con la valigia in mano e dover trovare soluzioni alternative in caso di lavori agli stabili. Lo scorso anno è successo a Novazzano, dove in attesa della fine dei lavori di ristrutturazione della scuola dell’infanzia il centro extrascolastico si è trasferito al pianterreno delle scuole elementari. Aria di trasloco anche a Castel San Pietro, dove nel corso di quest’anno, lo Scoiattolo potrà trasferirsi all’interno della scuola dell’infanzia con un’intera sezione dedicata esclusivamente al centro. Mentre Coldrerio sta aspettando “con impazienza” l’apertura della nuova sede, attesa per la prossima primavera, che sarà inserita nel sedime della casa anziani.

Progetti al nido

Nei tre asili nidi sono invece stati portati avanti alcuni progetti pedagogici. Al Nido dello Scoiattolo di Coldrerio “particolare attenzione è stata data a progetti mirati che portano i bambini a vivere a stretto contatto con la natura e a conoscere tutti i suoi aspetti”. Lo ScoiattoLino di Stabio ha continuato a curare “ricerca e costruzione di giochi e materiali didattici adatti ai bambini e che possono stimolare la loro autonomia”. Dal novembre 2018 il Boscoiattolo di Novazzano è stato riconosciuto per accogliere al nido dei bambini con bisogni speciali grazie alla collaborazione con Martina Crivelli, educatrice specializzata di Atgabbes. L’anno scorso “questo importante progetto ha potuto continuare e si è addirittura incrementato il numero di mattine, da 3 a 4, in cui l’educatrice specializzata è presente in struttura”. Il numero di bambini accolti dal progetto Atgabbes è stato di quattro. “Si sono accolti dei bambini con bisogni speciali già prima di essere inseriti nel progetto Atgabbes e questo è stato un valore aggiunto al prezioso sostegno che l’Associazione e il Boscoiattolo offrono alle famiglie del territorio”.

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