Respinta la proposta di tre consiglieri del Ppd di garantire un contributo finanziario per ogni bambino nato o adotatto
Nascono meno bambini, il dato è noto. Per il Municipio di Chiasso non sarà, però, attraverso un nuovo aiuto finanziario alle famiglie che si inciderà sulla natalità (o sulle adozioni). La proposta messa nero su bianco l'aprile scorso da tre consiglieri comunali del Ppd cittadino - Giorgio Fonio, Davide De Donatis e Patricia Wasser - non ha fatto breccia. Nel suo preavviso alla mozione, l'esecutivo manifesta infatti i suoi "dubbi sull'efficacia di un ulteriore incentivo - si proponevano almeno 500 franchi per ogni figlio nato e/o adottato -, adottato dalla sola cittadina di Chiasso, per invertire la tendenza delle nascite". Servirebbe semmai, si rilancia, "indagare le cause che portano a un trasferimento della popolazione residente dal Canton Ticino, da Lugano, da Chiasso verso altre destinazioni". In effetti, anche la decrescita demografica è un fenomeno evidente. E allora, si fa capire, meglio iniziare dal "rendere ancora maggiormente attrattivo il nostro territorio sotto l'aspetto lavorativo, di studio e di soggiorno, così da esercitare un'attrazione per stabilirsi durevolmente in Ticino e nel Comune".
In ogni caso, tiene a ribadire il Municipio, Chiasso "non manca di offrire un sostegno ai genitori e alle famiglie, attraverso servizi per conciliare lavoro e famiglia, come i nidi d'infanzia o i servizi extrascolastici, che propongono un accudimento dei minori sull'intero arco dell'ann, vacanze scolastiche ed estive comprese". Vi sono poi sussidi finanziari e strutturali a Midnight-Sport, "che registra una buona affluenza", o al progetto Sportello Giovani, a favore di un reinserimento professionale. A ben vedere, richiama ancora l'esecutivo, la cittadina dà il suo supporto alle famiglie "dalla nascita del primo figlio fino all'intero percorso di scolarizzazione primaria e oltre, incluso il Centro giovani, mediante un esborso globale di migliaia di centinaia di franchi".