La Sinistra e I Verdi invitano il Municipio locale ad affrontare il problema e individuare delle soluzioni. Obiettivo, fermare il riscaldamento climatico
'Nomen omen': l'aver ribattezzato 'Lucifero' l'anticiclone africano che in questi giorni aliterà aria calda anche sulla nostra regione, la dice lunga. La colonnina di mercurio sale sopra i 30 gradi e la vita nei centri urbani, una volta di più, si fa affannosa. Mentre l'estate torna rovente dopo la valanga d'acqua rovesciata sul Mendrisiotto (e non solo). Sono queste, del resto, le due facce di un'unica medaglia, quella del riscaldamento globale ormai in atto, come fa capire a chiare lettere l'ultimo rapporto firmato dagli esperti delle Nazioni unite. Un male comune che non fa sconti alle realtà locali. Non è un caso se diversi Comuni (pure nel Distretto) hanno messo nero su bianco l'impegno a mettersi di traverso al cambiamento climatico. La Sinistra e I Verdi di Balerna, ad esempio, si aspettano molto dal Municipio locale. Grafici e rilevamenti, a livello nazionale e cantonale, restituiscono un quadro poco confortante: basti dire che in Ticino negli ultimi tempi si sono registrati oltre una ventina di giornate tropicali all'anno. Quali sono gli antidoti? Accanto alle campagne sui rischi della canicola e alla politica energetica, c'è ancora un terreno inesplorato sul quale le istituzioni comunali possono fare la differenza, quello delle isole di calore. Sono i setti consiglieri comunali del gruppo a metterlo sul tavolo dell'esecutivo guidato da Luca Pagani in un'interpellanza, primi firmatari Daniela Benzoni e Fabio Canevascini. In effetti, questo fronte, fanno notare, "finora non è stato concretamente preso in considerazione da parte del Municipio".
Da tempo, d'altro canto, a vari livelli istituzionali il tema è al centro dell'attenzione. Già nel 2018 l'Ufficio federale dell'ambiente pubblicava un rapporto sulle 'Ondate di calore in città' e indicava i possibili rimedi. L'anno dopo, in ottobre, Mendrisio ospitava il Climathon, che veniva centrato proprio sulle isole di calore. Molto, insomma, si è detto e scritto. Adesso, però, esortano La Sinistra e I Verdi di Balerna, è giunto il momento di passare all'azione. Tanto più, ricordano, che nel 2020 si è adottato un 'Piano d’azione comunale per il clima 2020'. E allora, suggeriscono, occorre prestare attenzione al proprio territorio, dove "le temperature e soprattutto i picchi di calore estivi sono distribuiti in modo molto diseguale". Di fatto, si richiama ancora nell'interpellanza, "in alcuni luoghi circoscritti d’estate il caldo può diventare insopportabile, in particolare numerose superfici impermeabilizzate assorbono le radiazioni solari e surriscaldano l’ambiente circostante determinando l’effetto 'isola di calore'". Infatti, nelle aree densamente edificate "si misurano così temperature di qualche grado più elevate rispetto a zone periurbane più verdi".
Il gruppo ha voluto saperne di più e nei mesi scorsi ha finanziato di tasca propria uno studio mirato, avvicinando l'obiettivo alla parte più centrale del paese. Assegnato un mandato a uno studio di ingegneria, il risultato è un lavoro intitolato 'Comune di Balerna. Strategia di lotta alle isole di calore'. Un documento, ribadiscono i sete consiglieri, che "mette bene in evidenza la reale esistenza di isole di calore e inoltre menziona alcune proposte concrete per migliorare la situazione". Anche La Sinistra e I Verdi avanzano delle idee utili per contenere gli effetti dei luoghi in cui maggiormente si sprigionano le ondate di caldo. Gli accorgimenti da mettere in campo nelle zone abitate, si spiega nell'interpellanza, sono diversi. Si va dall'"aumento degli spazi liberi con superfici verdi e dei luoghi ombreggiati" alle "alberature nel centro abitato", per approdare, si suggerisce, alle superfici verdi sui tetti delle abitazioni, ai posteggi con superficie drenante e alberature o ai pannelli fotovoltaici e alle fontane. Tutto pur di combattere il caldo estremo. Una cosa è chiara, occorre conoscere bene lo stato dell'arte a Balerna.
A questo punto sono tre gli interrogativi ai quali il gruppo di consiglieri attende una risposta. Per cominciare, preme sapere se la tematica delle isole di calore sia già stata affrontata fra le mura di Palazzo civico dal Municipio, dall'Ufficio tecnico comunale o dai pianificatori incaricati di mettere mano alla pianificazione. Vi è poi da capire se l'esecutivo non ritenga "necessario affrontare il problema dando un mandato a specialisti per l’elaborazione di uno studio che interessi tutto il territorio comunale, oppure almeno alcuni comparti, quelli più interessati per la densità residenziale oppure di interesse pubblico". Infine, ci si chiede se una tale analisi, in grado di presentare delle soluzioni "concrete", non possa rivelarsi "assai interessante e utile per l’ulteriore elaborazione e adozione del nuovo Piano regolatore". La parola adesso passa all'autorità comunale: appuntamento al prossimo Consiglio comunale.