‘Cantine aperte’ si propone in versione estiva. Oltre ai due weekend principali è lunga la lista di eventi in programma fino a ottobre.
Il maltempo che ha colpito negli ultimi giorni il Ticino non sembra aver demoralizzato gli organizzatori di ‘Cantine aperte’, quest'anno promotori di una versione ‘estiva’ ricca di eventi. Solitamente previsto a maggio, l'appuntamento è stato spostato di alcuni mesi così da poter sfruttare le minori restrizioni sanitarie attualmente vigenti. «Ci aspettiamo di veder arrivare nel nostro cantone molti turisti confederati, come avvenuto lo scorso anno. Di conseguenza abbiamo anche tarato la nostra offerta in base alle loro esigenze», ha spiegato il presidente di Ticinowine Uberto Valsangiacomo, a margine di un incontro con la stampa tenuto presso la sede dell'associazione a Morbio Inferiore. Le date principali saranno i due weekend del 17-18 e 24-25 luglio, dove sarà come di consuetudine possibile visitare le cantine coinvolte. «A questi appuntamenti si aggiunge tutta una serie di eventi minori, organizzati dagli stessi produttori e in collaborazione con altre associazioni», ha illustrato Andrea Conconi, direttore di Ticinowine. Sono in totale 58 le aziende, sparse su tutto il territorio cantonale, che hanno deciso di aderire alla manifestazione. «L'incertezza data dalla pandemia ha reso complicato questo processo. Diversi produttori hanno aspettato fino all'ultimo per iscriversi e infatti non figurano sul programma cartaceo della manifestazione, che è andato in stampa prima».
Il primo dei diversi appuntamenti “extra” si è tenuto lo scorso fine settimana al Forte di Airolo. L'ultimo è invece in programma il 16 ottobre, quando verrà proposta una pedalata tra i vigneti del Mendrisiotto. «L'idea è quella di lanciare un messaggio alla popolazione, vogliamo far capire che anche da noi si possono trovare eventi particolari e divertenti», ha proseguito Conconi. Per raggiungere questo scopo si è deciso di ampliare il più possibile l'offerta, che oltre alle semplici degustazioni e assaggi proporrà tutta una serie di attività alternative. Tra queste si trovano il cinema tra i vigneti di Mendrisio e Morcote (con la prima in Svizzera di “The truffle hunters”), un'esposizione artistica nella corte della Casa del vino Ticino e la ‘Raminalonga del Penz‘, una camminata con vari punti di degustazione lungo il tragitto. Secondo gli attori coinvolti, infatti, la pandemia ha lasciato nella popolazione l'idea che il nostro territorio può essere guardato anche con altri occhi. Non è quindi da escludere che in futuro una versione estiva potrà essere riproposta. «Molto dipenderà dalla risposta che avremo quest'anno, ma non è certo improbabile che questo format torni anche prossimamente».
Per tutti gli appuntamenti sarà ovviamente previsto un piano di protezione. «Siamo allineati a quanto indicato dalle autorità di Berna. Il certificato Covid si renderà necessario esclusivamente per la serata ‘Agroblues’, che si terrà il 15 agosto», ha affermato il direttore di Ticinowine. A occupare un posto importante nel calendario di ‘Estate a cantine aperte’ è anche la ‘Sagra in Corte’, che avrà luogo il 25 settembre e andrà a sostituire la già annullata ‘Sagra del Borgo’ di Mendrisio. Per agevolare il lavoro delle cantine sarà possibile annunciare la propria visita sul sito cantineaperte.ch (dove si trova anche il programma completo e dettagliato). La registrazione darà inoltre modo di partecipare all'estrazione di 10 cartoni da sei bottiglie di vino l'uno per un valore complessivo di mille franchi.