Il Consiglio comunale a maggioranza ha fatto sua la proposta di Lega-Udc-Udf per i dipendenti di enti autonomi e partecipate della Città
Nel marzo del 2020 l'idea di dare la precedenza ai 'nostri' non aveva superato lo sbarramento del Consiglio comunale a Mendrisio. Ma Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf) è tornato alla carica e questa volta ha portato con sé, oltre ai suoi colleghi di partito, anche un buon numero di altri consiglieri. A conti fatti lunedì sera a votare a favore della possibilità (per il rappresentante comunale) di suggerire la preferenza per i residenti nelle assunzioni all'interno degli enti autonomi e delle partecipate della Città sono stati in 32, i contrari invece 12. E la Destra non ha nascosto la sua soddisfazione per questo risultato.
Un esito quasi annunciato, quello dell'ultimo legislativo, dal sostegno espresso dalla maggioranza della Commissione delle petizioni. Il principio, che sarà ancorato al Regolamento organico dei dipendenti (il messaggio seguirà), è già stato applicato a livello cantonale, si è ricordato citando i casi di Eoc, Banca Stato, Usi e Supsi. D'altro canto, ha rimarcato Simona Rossini (Lega-Udc-Udf), «è necessario dare un segnale alle persone che, loro malgrado, si ritrovano disoccupate e alla popolazione di Mendrisio che ha votato favorevolmente in maggioranza lo scorso novembre alla limitazione della migrazione». Rivendicando altresì il dovere di «ascoltare anche la voce della nostra Città emersa dalle urne e dare un monito al municipale che ci rappresenterà per promuovere e sollecitare manodopera indigena».
È rimasto, per contro in minoranza, il parere dell'AlternativA - Verdi e Sinistra insieme manifestato in seno alle Petizioni. "Mendrisio - si è ribadito nel rapporto - è una città variegata e aperta: più di un quinto della popolazione partecipa socialmente ed economicamente alla nostra comunità pur non essendo di nazionalità svizzera". Quindi, si riteneva "sbagliato voler condizionare l'assunzione i dipendenti del Comune a un criterio esogeno e discriminatorio come quello della nazionalità".