Il progetto diventa realtà con la riapertura dell'Osteria Manciana. Tre strutture si trovano a Scudellate, una a Castel San Pietro
Quattro strutture (almeno per ora) e una piattaforma comune dove sono inseriti i servizi condivisi. Tutto questo è l'Albergo Diffuso del Monte Generoso. Un'avventura nata nel 2017 con il Masterplan dell'analisi turistica e che martedì 22 giugno diventerà realtà con la riapertura al pubblico della rinnovata Osteria Manciana di Scudellate. Il mese prossimo sarà la volta dell'Ostello di Scudellate. Mentre nel maggio 2022 toccherà alla foresteria, sempre a Scudellate e l'anno dopo all'Alpe di Caviano. Grazie a un investimento totale di 5 milioni la Valle di Muggio avrà a disposizione fino a 63 nuovi posti letto. Grazie alla specificità del progetto, unico nel suo genere a livello ticinese e coordinato dall'Organizzazione turistica regionale (Otr), i promotori hanno ottenuto attenzione e contributi straordinari da parte di Berghilfe, dei comuni, di privati e del fondo per la gestione del territorio per il tramite della Sezione degli enti locali. L'obiettivo futuro della Società di gestione dell'Albergo Diffuso del Monte Generoso è quello di allargare il numero di strutture, guardando anche verso la Val Mara. «Quando abbiamo analizzato l'esperienza turistica sul Monte Generoso – spiega Nadia Lupi, direttrice dell'Otr – era chiaro che la mancanza di posti letto e di professionalizzazione della gestione delle strutture erano dei punti deboli». Da qui è nato il coinvolgimento dei partner, «consapevoli che l'obiettivo era, e sarà, quello di generare nuove opportunità per tutto il Monte Generoso». In Ticino il settore alberghiero «ha risposto in modo positivo alla pandemia – ha commentato Daniele Fumagalli, aggiunto al direttore della Divisione dell'economia –. Il terreno perso è stato almeno in parte recuperato e il Ticino si dimostra una meta molto ambita e amata dai turisti confederati». Nel Mendrisiotto, ha aggiunto Lupi, sono stati registrati risultati «che non si vedevano da anni».
Il primo progetto a presentarsi ai blocchi di partenza dell'Albergo Diffuso è, come detto, l'Osteria Manciana, gestita per 52 anni da Piera e Guerino Piffaretti. La seconda vita dello storico ritrovo resterà in famiglia: a occuparsene saranno Oscar Piffaretti e sua moglie Simona Recalcati. L'osteria con alloggio dispone di una sala atta ad accogliere fino a 40 persone e di due terrazze. Nella struttura ci sono anche due camere doppie (junior suites) dotate di tutti i comfort. «Qui avremo il fulcro – spiega Oscar Piffaretti –. La presenza sarà sempre garantita e stiamo anche cercando di coinvolgere i giovani della valle a lavorare per noi». Il progetto, sottolinea il promotore, «non è quello di trasformare Scudellate, ma di offrire qualità ai nostri ospiti e garantire continuità». L'interesse è alto. «Anche se non siamo ancora aperti e il nostro sito (www.osteria-manciana.ch) non è ancora attivo, abbiamo già delle prenotazioni per il prossimo fine settimana», aggiunge Piffaretti. A pochi metri dalla Manciana stanno terminando i lavori che ridaranno vita all'Ostello. L'Associazione Asilo infantile, proprietaria dello stabile, ha concesso alla Fondazione per la salvaguardia dell'Alta Valle di Muggio la possibilità d'investire per rinnovare l'edificio e renderlo accogliente, concedendo l'usufrutto per 30 anni. «La Fondazione lavora per recuperare siti come l'ostello – spiega il presidente Claudio Zanini –. L'ostello è un esempio per come ristrutturare certe situazioni che ci sono in Ticino e in Valle». Iniziato nel 2019, il cantiere ha portato anche alla realizzazione di un terrazza esterna e all'inglobamento della vecchia cooperativa. Mentre il grande dormitorio comune ha lasciato spazio a quattro camere, di diversa capienza e tipologia, adatte ad accogliere ogni genere di visitatore.
Bisognerà invece attendere ancora un po' prima di poter inaugurare i nuovi posti letto alla foresteria di Scudellate e l'Alpe Caviano gestita dal Patriziato di Castel San Pietro. La foresteria nascerà a est della frazione grazie alla ristrutturazione di due case del 1890. L'offerta ricettiva sarà composta da sei camere doppie con servizi, un ampio salone con camino e una cucina di servizio. All'esterno ci saranno anche un'ampia terrazza e un giardino naturale che affacciano sulla valle. «I turisti della Valle di Muggio sono particolari – annota Zanini –. Cercano una natura abbastanza selvaggia e l'idea è quella di recuperare anche determinati terreni». Sono infatti stati creati due nuovi vigneti: il recupero di antichi terrazzamenti e dei rispettivi muri a secco vuole permettere il ripristino di un'agricoltura di prossimità ed evitare che i terreni vengano persi con l'avanzamento del bosco. Entrare a fare parte dei promotori dell'Albergo Diffuso è stata per l'Alpe Caviano «il treno che passa solo un volta». Dario Frigerio, presidente del Patriziato, ha ricordato che gli interventi riguarderanno lo stabile principale e in futuro la gestione, oggi garantita da volontari, sarà con ogni probabilità affidata a un custode. L'offerta guarderà al «turismo lento» auspicando che «il sentiero della Muggiasca venga aggiornato in modo confacente». Lo stesso, ha assicurato Nadia Lupi, «sarà rifatto prossimamente per renderlo percorribile con maggiore facilità».
L'apertura è prossima ma, come ha ricordato il sindaco di Breggia Sebastiano Gaffuri, «restano problematiche da risolvere». Nelle prossime settimane, il Municipio di Breggia «elaborerà un soluzione provvisoria per il traffico nell'alta valle» mentre in futuro «dovremo pensare a un posteggio supplementare per Scudellate». Obiettivo di Breggia è infatti quello di «diventare uno dei portali d'accesso al Monte Generoso». Anche Alessia Ponti, sindaco di Castel San Pietro, ha espresso la sua soddisfazione. «La valorizzazione del Monte Generoso è un tema molto importante anche per il nostro Comune. Speriamo sia il primo passo per avere un turismo di qualità in Valle di Muggio».