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Il sentiero che porta alla vetta del Generoso deve attendere

La via dal Fiore al punto più alto è chiusa per precauzione ed è proposto un percorso alternativo. Ma c'è chi si lamenta: ‘Mai visto chiuso in 50 anni’

Da che parte si passa? (Archivio Ti-Press)
14 giugno 2021
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La stagione turistica ha ormai fatto capolino e anche il Monte Generoso, come d'abitudine, si prepara ad accogliere i tanti escursionisti che ogni anno approfittano dell'estate per raggiungere la sua cima. Un'operazione che non sarà però possibile effettuare utilizzando il solito percorso che dal Fiore di Pietra porta fino alla vetta. Il sentiero risulta infatti attualmente chiuso e una sua riapertura non è ancora in calendario. «Allo stato attuale il sentiero è impraticabile – spiega a ‘laRegione’ Federico Cattaneo, responsabile tecnico di Ticino Sentieri –. L'inverno, con l'abbondante nevicata di quest'anno, e il ghiaccio hanno generato delle crepe nella roccia. Precauzionalmente è quindi stato deciso d'impedirne il passaggio ai frequentatori». Condizioni meteorologiche avverse che avevano già causato diversi disagi alla rete di sentieri del Mendrisiotto lo scorso autunno, quando numerosi tracciati erano stati chiusi. L'accesso alla vetta è comunque garantito da un sentiero alternativo. 

‘Mai visto chiuso in 50 anni’

C'è però chi, nonostante le spiegazioni ricevute, non accetta di buon grado questa situazione. «Mentre tutto il Ticino aspetta i turisti il sentiero più bello della vetta del Generoso è chiuso e non ancora pronto», afferma Enzo Pfister che da decenni frequenta la zona. A rendere tanto desiderato questo percorso è il suo grande potenziale panoramico, assente invece nel tracciato attualmente percorribile. Lungo i circa 700 metri che separano l'arrivo della Ferrovia del Generoso alla vetta è infatti possibile avere una visione circolare da est a ovest, spaziando dalla pianura padana alle alpi urane, bernesi e vallesane. «In 50 anni non mi è mai capitato di vedere il sentiero chiuso. Solo ora che esiste un gruppo cantonale per i sentieri si presentano queste situazioni». Sotto la lente di Pfister sono finite anche le realtà della vetta, pure loro confrontate con un inverno difficile. «I contadini hanno rimesso in sesto la lunga cinta dei loro pascoli travolti dalla neve in poco tempo e senza finanziamenti pubblici, mentre le Ferrovia è già pronta da tempo». A risolvere la situazione sarà la perizia richiesta da parte dell'Organizzazione turistica regionale (Otr), che farà luce sulla possibilità o meno di mettere in sicurezza il tracciato. «Siamo in attesa di sapere quali sono le valutazione degli esperti. Speriamo che la perizia arrivi presto così da poter pianificare i passi da fare, con la manutenzione del sentiero e la conseguente riapertura al pubblico», ha concluso Cattaneo, che con la sua associazione si occupa del supporto tecnico. 

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