Messe in Rete, le cinque istituzioni del Distretto si propongono in modo diverso attraverso una 'escursione' e una 'app'
Dal varo ufficiale sono trascorsi circa otto mesi - era il settembre scorso -, ma la Rete MAM ha continuato a tessere il filo della collaborazione fra i cinque musei d'arte che il Mendrisiotto può vantare. Del resto, in comune il m.a.x. museo a Chiasso, il Museo d'arte e il Teatro dell'architettura a Mendrisio, la Pinacoteca Züst a Rancate, così come il Museo Vela a Ligornetto hanno voglia oggi più che mai di avvicinare il pubblico (innanzitutto locale) e di coltivare un dialogo proficuo. Vanno in questa direzione, infatti, l'appuntamento e la 'app' messe in campo di recente. Queste cinque realtà, ognuna con una precisa identità, possono, d'altro canto, far leva su un territorio ricco sul piano culturale e artistico, ma non solo, nel quale trovano le loro affinità elettive.
La prima idea ha portato a un incontro inaspettato fra la Rete MAM e il Laboratorio di psicogeografia diretto dall’architetto e scrittore Gianni Biondillo, docente all’Accademia di architettura Mendrisio. È nata così l'iniziativa proposta per questo sabato, 15 maggio. In buona sostanza si applicherà il metodo di indagine proprio alla psicogeografia, andando quindi a scoprire i nostri luoghi rigorosamente a piedi e spogliandosi dai pregiudizi, al fine di guardare con occhi nuovi la quotidianità che ci circonda. A cimentarsi, si fa sapere, sarà un gruppo di studenti dell'ateneo, che verrà accompagnato dallo stesso Biondillo e dall'architetto Enrico Sassi.
Partendo alle 9 dal m.a.x. museo a Chiasso si percorrerà parte della regione, tra spazi urbani e natura, facendo tappa in ciascuna delle istituzioni della Rete, esplorandole, però, come un 'Museo diffuso del Mendrisiotto'. L'invito rivolto ai partecipanti a questa singolare escursione? Riflettere, si spiega, su ognuno dei musei, da intendere come "parte integrante di una regione densa di storia ma al tempo stesso in dialogo con il presente e nella quotidianità". Di conseguenza, accanto all'arte (che include pure la chiesa di Sant'Antonio a Genestrerio con la nuova facciata disegnata da Mario Botta) non mancheranno le visite a oasi come il Parco delle Gole della Breggia, l'Azienda agricola cantonale a Mezzana o il Parco della Valle della Motta.
Al termine di questa esperienza, anche sensoriale, toccherà agli studenti restituire le loro interpretazioni e narrazioni "attraverso testi, video, audio o fotografie", così da realizzare un racconto della realtà museale e territoriale.
La Rete MAM si prefigge, comunque, di seguire anche un'altra via per rinsaldare il legame con il pubblico, che si confida sempre più ampio. Così ha realizzato una nuova audioguida, capace di reinventare un itinerario museale attraverso una lettura diversa anche della storia e del paesaggio che lo contraddistingue. Basta accedere - a partire dal 25 maggio prossimo - all’applicazione multimediale e gratuita per smartphone smARTravel (made in Ticino) e scaricare (al costo di 2 franchi) un itinerario che, si assicura, è stato "concepito come un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso i cinque Musei d’Arte della Rete". La guida, che gode del sostegno dell’Ente Regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio e sarà disponibile in quattro lingue - italiano, tedesco, francese e inglese -, si affida, in effetti, a schede tematiche capaci di incuriosire con storie e aneddoti legati ai cinque musei della Rete. Schede completate poi da fotografie e da una mappa interattiva del territorio. In questo modo si potranno visitare le istituzioni locali sia fisicamente che virtualmente, dunque a distanza.
Tant'è che i responsabili della Rete MAM - da avvicinare anche attraverso il portale www.museidartemendrisiotto.ch - promettono un viaggio in "un territorio ricco di particolarità storico-artistiche e paesaggistiche, luogo d'origine di numerosi artisti, architetti, collezionisti e mecenati, di cui i musei sono i testimoni". D'altra parte, non si può dimenticare, si fa memoria, che il Mendrisiotto "rappresenta un’area di grande interesse, a livello locale e nazionale, essendo situato in una regione ricca di connessioni e relazioni, crocevia fra l’Europa del nord e il Mediterraneo". In questo tempo tanto particolare, allora, perché non ripartire dal nostro territorio?