Inaugurato un percorso di 3,7 chilometri nato grazie alla collaborazione tra Murat Pelit, l'Otr e l'Hotel Serpiano
«È un percorso stra-attivo». Murat Pelit, sciatore paralimpico cresciuto a Stabio, non ha dubbi nel definire il nuovo percorso a lui intitolato realizzato nell'area del Serpiano. Un tragitto di 3,7 chilometri che si trova prioritariamente nel bosco ed è percorribile in 45 minuti, accessibile anche alle mountain bike a tre ruote. «Un percorso degno del suo nome – spiega Murat –. È semplice dal lato tecnico, senza forti pendenze, ma per chi lo affronta non ci sarà solo discesa. Bisognerà imparare la tecnica e pedalare tanto anche in salita». Lungo il percorso «non ci sono punti pericolosi, ma il ciclista deve decidere come affrontare questo o quel passaggio. Il fatto di avere un percorso naturale ma con delle difficoltà, rende il tutto ancora più divertente». Quello inaugurato ufficialmente nei giorni scorsi è per Murat «un sogno che esce dal cassetto» realizzato in collaborazione con l'Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Otr) e l'Hotel Serpiano. La sua inaugurazione era inizialmente prevista lo scorso autunno, ma il maltempo di inizio ottobre ha lasciato il segno, imponendo importanti lavori di ripristino.
Quello della bici è per Murat Pelit «il mio sport preferito estivo e lo pratico da ormai 5-6 anni». Nel 2019 ha fondato l'associazione Ti-Rex Sport che si pone l'obiettivo di stimolare il maggior numero di persone con disabilità motoria alla pratica di sport impensabili (tutte le informazioni sul sito www.tirex.ch). Anche il percorso sul Serpiano rientra in quest'ottica. «L'idea dell'Associazione è proprio quella di creare percorsi in Ticino agibili a persone con qualsiasi tipo di handicap, abbattendo quindi la barriera del non poter svolgere attività a causa dei loro problemi fisici – conferma il presidente –. Ne ho parlato con la direttrice dell'Otr Nadia Lupi e abbiamo sviluppato il progetto. Si tratta di una prima nazionale perché non esistono percorsi ufficiali per carrozzine o bici speciali». La stessa Nadia Lupi ha voluto fare un ‘regalo’ a Murat, dando il suo nome al sentiero. «Questa cosa mi emoziona tantissimo – aggiunge l'atleta –. L'idea di Ti-Rex Sport nasce da quello che faccio io. Mi auguro che questo percorso potrà essere per altri ciò che è stato per me. Il mio auspicio è che le persone che sceglieranno di venire qui per provare l’esperienza della guida di una bici a tre ruote possano provare le mie stesse emozioni, che sento forti su questa montagna e su questo sentiero dove mi sento a casa».
Il percorso appena inaugurato non è la sola novità ciclistica che attende il Serpiano. Nel corso dell'anno verrà infatti realizzato un grande itinerario circolare per biker che, con partenza da Capolago, raggiunta Rancate prosegue fino a Serpiano per poi proseguire fino all’Alpe di Brusino e infine scendere lungo un nuovo tracciato in direzione di Riva San Vitale. «Proprio nell'ambito dello sviluppo di questo importante progetto – spiega Nadia Lupi – abbiamo organizzato i primi scambi d’opinione con Murat sul tema della percorribilità dei tracciati biker per le bike a tre ruote che lui abitualmente guida e che intende promuovere attraverso la sua associazione». Oltre a essere già stato ‘testimonial’ per la regione con l’edizione della guida turistica, Murat continuerà ad affiancare l’Otr per una consulenza che mira a valutare possibili sviluppi del percorso appena inaugurato.
Il ‘Murat Pelit’ sul Serpiano – «il primo vero progetto dell'associazione che si concretizza con ufficialità» – non rimarrà solo. «Stiamo lavorando sulle piste estive di Airolo, dove si svolgono la maggior parte delle attività dell'associazione». Lo sguardo va anche oltre i confini cantonali. «L'idea è quella di sviluppare una rete di percorsi in Svizzera e rendere quindi ufficiali i cartelli bianchi dei sentieri aperti ai disabili anche in altri Cantoni». Murat Pelit e la direzione dell'Hotel Serpiano stanno definendo i termini di un accordo che permetterà alla struttura alberghiera di proporre delle offerte-soggiorno che includano il noleggio della bike a tre ruote e l’eventuale introduzione accompagnata per coloro che desiderano provarla per la prima volta. «La Fondazione Svizzera per paraplegici sta seguendo con grande interesse lo sviluppo di questo progetto – annota Pelit –. Da parte mia non posso che ringraziare la Fondazione Carozza per avere finanziato 4 bici per i disabili e 2 biciclette elettriche per gli accompagnatori che possono essere noleggiate in albergo».
Progetti nel cassetto, come visto, non ne mancano. «Mi freno da solo perché devo dedicare ancora molto tempo al mio sport (lo sci, ndr): mi sto infatti preparando per le mie seconde paralimpiadi che si terranno in Cina il prossimo mese di marzo – conclude Murat Pelit –. Il mio obiettivo è quello di capire quando verrà utilizzato questo percorso per poter sviluppare più idee, ed eventuali miglioramenti, in vista dei prossimi».