Mendrisiotto

Mendrisio ha una donna come vice sindaco. È Francesca Luisoni

Si insedia il Municipio della Città; e le novità continuano. Dicasteri (quasi) nella continuità: Finanze alla Lega e spazio alle Politiche di genere

Pronti a (ri)mettersi al lavoro (Ti-Press/Elia Bianchi)
22 aprile 2021
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Quando si imbocca la strada del cambiamento, occorre percorrerla fino in fondo. E così ha fatto Mendrisio.  Rimescolate le carte da parte dell'elettorato, consegnata in Municipio la maggioranza relativa al Plr, anche la decisione sul vice sindacato ha mostrato di saper rompere con gli schemi, assegnando la carica non solo al Ppd - che si è ritrovato con due seggi - ma a una donna, Francesca Luisoni. Un segnale di sicuro importante, assieme alla scelta di creare - su proposta della seconda donna a Palazzo, Françoise Gehring - un nuovo ambito, le politiche di genere, nel solco di quel Bilancio di genere di cui si è dotato il Comune. Più 'conservativa', per contro, la ridistribuzione dei dicasteri. Samuele Cavadini (Plr), sindaco di quindicina, mantiene infatti l'Amministrazione generale e l'Ambiente, Samuel Maffi (Plr) rimane all'Istruzione e alla Sicurezza pubblica, Francesca Luisoni (Ppd) conserva la Pianificazione e l'Economia, così come il suo collega di partito, Paolo Danielli, continua a tenere la barra di Sport e tempo libero e Museo e cultura, mentre Daniele Caverzasio (Lega-Udc-Udf) oltre alle Costruzioni (di cui aveva già la direzione) si assume le Finanze - settore delicato di questi tempi, ma che la Lega in passato aveva già rivendicato -, dal canto suo Françoise Gehring tiene le Politiche sociali che si ampliano, però, come detto, alle politiche di genere. Infine, il nuovo arrivato, Massimo Cerutti, che va a occupare il terzo seggio del Plr, prenderà in mano i dicasteri Commissione di Quartiere e Aim (Aziende industriali).

Mendrisio come la 'Terra di Mezzo'

Mendrisio non è la 'Terra di Mezzo' immaginata da Tolkien. E il sindaco (a interim) Cavadini non è l'eroe Frodo, sebbene sia, come ammette lui stesso, un grande appassionato del genere 'fantasy'. Certo è che tutti vorrebbero, oggi, sfuggire i tempi che stiamo vivendo, segnati dalla crisi sanitaria da Covid-19. Come suggerisce lo 'spirito guida' Gandalf a Frodo "possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso", ha ricordato Cavadini. Nei prossimi tre anni di questa legislatura breve sarà chiamato a chiederselo pure il neo eletto Municipio della Città, che oggi, giovedì, ha ricevuto l'investitura ufficiale dal giudice di pace Giorgio Romano. La compagine intera, del resto, sa bene che di fronte a sé ha difficoltà e sfide da fronteggiare. Sulle prime persistono ancora delle incognite; delle seconde il sindaco ha già un elenco fitto. «Citandone alcune - ha elencato Cavadini -, dovremo tracciare un bilancio delle conseguenze sociali ed economiche della situazione pandemica; valutare la situazione finanziaria; portare avanti lo studio pianificatorio del territorio e vedere come interpretare al nostro livello i cambiamenti climatici; fare ancora molto sul piano dell'edilizia pubblica e dell'urbanizzazione; misurarsi con i temi sociali, che coinvolgono anziani e giovani; e, non da ultimo, definire il ruolo di Mendrisio a livello locale, nel segno della prossimità alla cittadinanza, e a livello regionale e nel rapporto con gli altri enti, dentro e fuori i nostri confini».

I primi a confidare in chi ha votato sono i cittadini del capoluogo. «Sono convinto - ha incoraggiato il giudice di pace - che Mendrisio desidera un Municipio forte, che li sostenga e li ascolti e si preoccupi per il loro futuro». L'esecutivo sarà chiamato quindi a rispondere, ma la motivazione per riuscire al meglio, ha commentato ancora Romano non manca. Lo crede anche lo stesso sindaco, persuaso che si sapranno «affrontare queste sfide e rovesciare la situazione in una opportunità, per gestire il cambiamento». Certo, ha fatto capire, le premesse da soddisfare dentro la stanza del Municipio, saranno «coesione, pazienza, lungimiranza e coraggio, quello di prendere determinate decisioni». E visto la velocità con cui si sono prese le prime risoluzioni - già alla prima seduta -, l'impressione è che si sia partiti con il piede giusto.