Il Municipio incontra il presidente della società: nessuna novità sui contenuti futuri, complice il Covid. Ma i contatti ci sono
A Chiasso non lo si nasconde di certo. Passare e vedere chiuso il Centro Ovale (Covid-19 a parte) è da tempo una spina nel fianco. Così il Municipio ha voluto sondare il terreno, invitando oggi, martedì, al suo tavolo il presidente della Centro Ovale 1 Sa, nonché punto di contatto con i proprietari. E Massimiliano Tasinato non si è tirato indietro, anche se non ha potuto portare con sé delle vere novità. Sul destino di quello che, sino al 2015, era un complesso commerciale, si è in stallo. Del resto, la crisi pandemica che ha rallentato l'economia, non ha certo aiutato le aziende interessate a ragionare sulla possibilità di fare dell'Ovale la loro base operativa a prendere una decisione. Anche se di contatti ve ne sono e diversi, e alcuni di questi si dice essere in una fase avanzata. Insomma, non è ancora detta l'ultima parola.
«Ci è stato fatto capire che è tutto fermo - sintetizza il sindaco Bruno Arrigoni -. Adesso come adesso le società attenderanno ancora qualche mese prima di pronunciarsi. Del resto - ci conferma -, mi aspettavo una situazione del genere: sono in contatto regolare con la proprietà. Al momento, in ogni caso, qualsiasi opzione è aperta». Da anni, d'altro canto, tutto appare possibile dopo le varie idee che si sono succedute. Idee peraltro rimaste tali.
Il che induce un interrogativo: «Glielo abbiamo chiesto - annota il sindaco - se i proprietari sono ancora interessati. E ci è stato ribadito che l'interesse c'è sempre. Lo testimoniano i lavori di manutenzione che ci sono stati annunciati. Opere di ristrutturazione che interesseranno tanto l'esterno - il 'guscio' del Centro Ovale, ndr - che l'interno, in particolare i sotterranei». Il cantiere partirà nelle prossime settimane, così da mettere mano a un edificio che risente, inevitabilmente, della sua inattività.
L'autorità locale, comunque, resta vigile. «Come Municipio - sottolinea Arrigoni - continueremo a esercitare le dovute pressioni per riuscire a sbloccare la situazione».
Al nuovo corso amministrativo il Corso Ovale si è votato nel 2019, una volta chiusa una vertenza che opponeva un ex inquilino alla proprietà. Prima non c'è stato limite ai possibili contenuti. D'altra parte, sulla possibile (nuova) identità del complesso negli anni si sono sbizzarriti persino i cittadini chiassesi. La cronaca, invece, ricorda che si è immaginato un 'Aurum Gate', che è naufragata la soluzione intavolata con la Bravofly e che si è fatta strada anche l'opportunità di insediarvi un Museo delle figurine. In futuro? Si vedrà.