Mendrisiotto

Una via regionale per lo sport nel Mendrisiotto

Dietro le quinte del percorso che, nei prossimi mesi, porterà alla costituzione dell'Ente regionale per lo sport Mendrisiotto e Basso Ceresio

Il tema della piscina regionale resta d'attualità (archivio Ti-Press)
23 febbraio 2021
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Vedrà la luce nelle prossime settimane, al più tardi nel corso dell'estate. Il nuovo Ente regionale per lo sport Mendrisiotto e Basso Ceresio è pronto a lasciarsi alle spalle il lungo iter che ha portato alla sua costituzione e a iniziare quella che sarà la sua attività a livello regionale. Il messaggio e lo statuto sta arrivando in questi giorni nei 17 Consigli comunali che dovranno votarlo. Come si legge nello statuto, in una prima fase l'Ente avrà diversi compiti, “inizialmente riconoscibili nella coordinazione e nella gestione di un portale sportivo regionale, nell'identificazione e definizione delle future chiavi di riparto, nonché nella coordinazione dei temi legati allo sport nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio. A partire dal 2025 l'Ente potrà avere tra i suoi compiti anche la pianificazione, progettazione e gestione degli impianti sportivi di importanza regionale, la programmazione delle opere di manutenzione straordinaria degli impianti e il finanziamento di nuove strutture secondo un preciso programma.

Un percorso lungo quattro anni

La discussione sull'Ente regionale sportivo è stata avviata nel 2017. Con Gianpiero Ceppi, capodicastero Sport di Coldrerio – capofila del progetto con Davide Lurati (Chiasso) e Paolo Danielli (Mendrisio) – entriamo dietro le quinte del progetto. «Sono molto fiducioso – ammette Ceppi –. Il tavolo di lavoro creato tra i capidicastero sport e l'Ente regionale di sviluppo ha portato a una discussione costruttiva tra gli enti pubblici e ha fatto emergere necessità e opportunità sia per i Comuni che per le associazioni sportive». Oggi i Comuni, con la loro gestione corrente, finanziano molti impianti sul territorio. «In alcuni casi questi costi possono essere molto importanti per l'ente pubblico – sottolinea Ceppi –. Trovare possibilità e progetti sui quali collaborare come regione potrebbe portare vantaggi economici sia a favore dei comuni sia delle associazioni, garantendo per quest’ultime le offerte di infrastrutture per riuscire a svolgere al meglio le proprie attività». Grazie all'Ente, «ci sarà una migliore organizzazione dei progetti: quello che si vuole per esempio evitare è la costruzione di palestre solo a fini scolastici senza considerare le necessità delle società. La palestra che abbiamo recentemente rinnovato a Coldrerio entrerà nella rete dell'Ente». Nei rapporti verso le autorità cantonali, inoltre, «ci sarà una maggiore condivisione sui progetti per definirne caratteristiche e funzionalità».

Tre fasi di studio

Il percorso che ha portato al messaggio municipale è stato caratterizzato da tre fasi. La prima ha portato a una raccolta e analisi dei dati di associazioni e strutture sportive. La seconda allo sviluppo degli obiettivi del progetto e la terza alla concretizzazione di questi obiettivi. Quale delle tre è stata la più complicata? «Durante le fasi progettuali ci sono sempre stati entusiasmo e collaborazione – aggiunge Ceppi –. Abbiamo sempre avuto l'avallo dagli esecutivi per proseguire in quanto la via tracciata era quella giusta». Con l'arrivo del messaggio e dello statuto «siamo alla resa dei conti e speriamo che la costituzione dell'Ente possa dare conferma dell'entusiasmo espresso in questi anni». 

Timori finanziari e domande in sospeso

Una delle principali osservazioni presentate durante le fasi di studio è stata quella legata alla gestione finanziaria dell'Ente. «Il tema è sensibile ed evidentemente ci sono timori sui costi – sottolinea il municipale di Coldrerio –. Si chiede che l'Ente, che ricordo essere composto dai comuni e consultivo, possa pianificare al meglio, considerando le peculiarità dei Comuni e coinvolgendo gli stessi in ogni fase. Le associazioni, quasi tutte sorrette dal volontariato, hanno un ruolo fondamentale nella nostra società ed è quindi corretto organizzarci per riuscire come regione a dare delle risposte concrete alle associazioni». Il portale attualmente in fase di sviluppo e che sarà online prima dell'estate, sarà «una prima risposta concreta». Il passo in avanti effettuato è evidente, ma alcuni punti sono rimasti in sospeso. «Il tema della piscina regionale rimane d'attualità e lo si vuole affrontare a corto termine per definire una strategia chiara su come poter procedere verso un futuro impianto natatorio – conferma Ceppi –. Resta aperto il tema del comparto Spai a Mendrisio, ma i tempi stringono per decidere come regione». Alla lista si aggiunge la pista di atletica di Chiasso («l'unica adatta a meeting ma oggi deficitaria»). La palestra multidisciplinare di Genestrerio ha invece segnato un passo avanti grazie alla licenza edilizia e la volontà del Municipio di Mendrisio di concedere il terreno. «Questa struttura, unica nel suo genere, se sostenuta potrà essere un nuovo impianto che risponde alle esigenze di diverse associazioni della regione».

‘Riconfermiamo l'entusiasmo’

Per la nascita dell'Ente regionale per lo sport Mendrisiotto e Basso Ceresio mancano unicamente, come detto in apertura, i voti dei legislativi. «L'ente potrà vedere la luce solo se sostenuto dalla maggioranza dei comuni: sarà banale, ma l'unione fa la forza e come regione potremo senz'altro trovare le giuste vie per rispondere alle esigenze dell'ente pubblico e dello sport – conclude Gianpiero Ceppi –. L'auspicio è che venga riconfermato l’entusiasmo espresso da tutti gli esecutivi in fase di studio».

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