Mendrisiotto

A Chiasso e a Mendrisio crescono le ambizioni elettorali

Nei due centri del Distretto si saldano le alleanze di un anno fa e si confermano liste e candidati in vista del 18 aprile

Alla fine conteranno i numeri (Ti-Press)
8 febbraio 2021
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Covid o non Covid, il 18 aprile gli elettori del Mendrisiotto diranno la loro nelle urne. Sta di fatto che questa campagna elettorale sarà ricordata come la più strana della storia recente; con i partititi riuniti in assemblea online - chi ci è riuscito, almeno - e l'obbligo di mantenere le distanze che ha cancellato aperitivi e cene, di prassi a ogni tornata, ma soprattutto gli incontri ravvicinati con la propria base. Anche l'appendice obbligata alla legislatura, allungata di un anno, ha, in effetti, già cambiato un po' le carte in tavola, anticipando il passaggio di testimone tra chi lasciava e i subentranti in attesa di guadagnarsi il seggio a suon di voti e ora in cerca di conferme, fiduciosi che questi mesi di 'apprendistato' aprano la strada (in via definitiva) verso il Municipio. Non sono mutate, invece, le alleanze, sia a Sinistra che a Destra. Alleanze che hanno visto rinsaldare l'intesa fra Sinistra e Verdi da una parte, e Lega, Udc e Udf (L'Unione democratica federale) dall'altra; al centro Il Ppd che va a braccetto con i Verdi liberali. A ben vedere, la cappa della crisi sanitaria che continua a incombere non ha smorzato neppure le ambizioni, anzi. A Mendrisio e a Chiasso, in particolare, dove gli schieramenti questa sera, lunedì, al deposito delle liste sono stati confermati, le aspirazioni a consolidare le posizioni ma ancora di più - su alcuni fronti - a raddoppiare la presenza al tavolo dell'esecutivo sono più che dichiarate. A tal punto da dover aggiungere più di un posto a tavola se mai dovessero esaudirsi i desideri espressi dalle varie forze politiche e se mai fosse possibile. A rimettere tutti con i piedi per terra saranno, come sempre, gli elettori. Resta una incognita: la partecipazione al voto. Sarà fiaccata ulteriormente dal coronavirus?

Mendrisio, elezione aperta

Fuori dalle sedi di partito di entusiasmo se ne vede poco, dentro non ci si arrende ai tempi della pandemia. A Mendrisio a chi è pronto difendersi - come il Ppd, deciso a tenere le posizioni, quindi i tre seggi - fanno da contraltare i tamburi di battaglia degli altri gruppi. Ci sono i liberali radicali che, forti del sindacato - 'scippato' ai popolari democratici in questa stessa legislatura, ormai agli sgoccioli -, non solo intendono tenersi ben salda la poltrona più importante della compagine e riconfermare gli attuali due seggi, ma sono pure decisi a chiedere a qualcun'altro di farsi più in là, per occuparne anche un terzo. Si è alzata troppo l'asticella? L'impressione è che questa elezione sarà 'tirata'. Anche perché il terzetto Lega-Udc-Udf di recente ha scoperto le sue carte, rivelando con la brama di moltiplicare per due i propri rappresentati, pure quella di pensare al sindacato. Sarà solo strategia? Ciò che è certo è che a Sinistra non staranno a guardare: l'AlternativA che unisce Insieme Sinistra e i Verdi ha fatto capire a chiare lettere che la forza di far eleggere due rappresentanti non manca. Del resto, entrambe le anime di questo nuovo soggetto politico - che ha sancito una alleanza non scontata solo qualche tempo fa a Mendrisio - hanno manifestato la loro disponibilità a sedere al tavolo del Municipio, il che chiama un raddoppio. Poi c'è la novità della lista civica, che ha fatto capolino l'anno scorso e che oggi si ripresenta, si lascia intendere, più compatta che mai. Un 'outsider' che potrebbe rosicchiare qualche voto ai partiti canonici con la sua "voce fuori dal coro".

Chiasso, stabilità o cambiamento?

Vista così il rinnovo dei poteri comunali nel capoluogo si fa alquanto interessante e persino un po' incerto. Puntano alla stabilità (di base), invece, i partiti in lizza a Chiasso. A cominciare dal Plr, che dall'assemblea ha ribadito i suoi obiettivi: difendere il sindacato e il secondo seggio in Municipio. E se il Ppd appare contento di potersi tenere stretto il suo posto nell'esecutivo, Us-I Verdi alzano le aspettative e mirano a diventare il secondo partito della cittadina. Si dovrà, però, anche qui fare i conti con le ambizioni del gruppo Lega-Udc, che annuncia l'intenzione non solo di raddoppiare ma pure di far suo il sindacato, un obiettivo che si rincorre da tempo (sin qui invano). Chiasso ha voglia di cambiare? L'interrogativo resta sospeso nell'aria.