L'intervento, temporaneo, restituisce l'idea di come si immagina la riqualifica globale della via principale della cittadina
Ancora un anno o poco più e Chiasso varerà la sua piccola rivoluzione viaria. Un cambio di paradigma - all'esterno il traffico di transito, all'interno trasporto pubblico e quotidianità cittadina - che restituisce una nuova vita a quello che da sempre è la spina dorsale del Comune, Corso San Gottardo. Il primo passo intrapreso dal Municipio - e tradotto in questi giorni in un messaggio ai consiglieri comunali - ha carattere provvisorio, ma di fatto è un assaggio di come l'autorità locale intende ripensare questa via delle genti. Del resto, anche l'investimento non è trascurabile: si parla di 928mila franchi.
Tutto, come detto, è legato al futuro concetto viario cittadino, che vede in cantiere la sua ultima tappa: la realizzazione del nodo di interscambio dei mezzi pubblici di fronte alla stazione ferroviaria. Un assetto, quello messo in atto, che vede cambiare "radicalmente" la funzione del Corso, a cominciare dal tratto fra Largo Kennedy, all'ingresso nord di Chiasso, e via Verdi, all'altezza del Cinema Teatro. Ecco che il collegamento principale diventa "strada di raccolta e distribuzione del traffico interno al centro cittadino, oltre che asse adibito al trasporto pubblico". Il che ridurrà la pressione dell'andirivieni motorizzato sul cuore del Comune di confine. Come dire, più spazio ai pedoni e ai ciclisti e un arredo urbano più accattivante.
La riqualifica che ha in mente l'esecutivo, d'altro canto, "crea le premesse pe run rilancio urbanistico e una maggiore vivibilità della parte alta di Corso San Gottardo, senza per questo inficiare la funzionalità che la strada deve preservare per il traffico veicolare". L'intervento temporaneo immaginato a nord -che avrà una durata di dieci anni -, in effetti, diventerà definitivo quando il progetto si allungherà sul secondo tratto de Corso, tra via Verdi e piazza Bernasconi. Nell'attesa, a breve termine si agirà sulle opere che non possono attendere. Ovvero la sistemazione delle fermate della linea urbana dell'Autolinea Mendrisiense, a Boffalora, in zona Rampa e in piazza Municipio, tale da renderle accessibili a tutti; l'adeguamento della segnaletica al nuovo modello viario; la moderazione del traffico e la valorizzazione dello spazio pubblico; e il risanamento fonico tramite una pavimentazione fonoassorbente. Saranno creati anche dei posteggi di breve durata (zona blu). Lavori che verranno realizzati, si stima, in poco più di quattro mesi.