L'esecutivo punta all'ammodernamento dell'illuminazione pubblica. Verso una riduzione dell'inquinamento luminoso e un risparmio dei costi di manutenzione
Una politica energetica sostenibile, alla quale si aggiunge un risparmio in termini di consumi di elettricità. A Castel San Pietro si è pronti a investire quasi mezzo milione di franchi per il risanamento generale dell'illuminazione pubblica. Ciò vuol dire, in pratica, sostituire poco meno del 90% delle lampadine presenti sul territorio comunale. Dei 457 punti luce presenti, infatti, solo 53 dispongono della tecnologia Led. Entro la fine dell'anno, però, il Municipio conta di terminare i lavori. Il progetto, in sostanza, prevede da un lato l'ammodernamento dei punti luce con la citata tecnologia Led, dall'altro un adeguamento dell'illuminazione delle odierne normative.
Oltre numerosi risvolti positivi, l'ammodernamento permetterà inoltre di poter risparmiare fino a 20mila franchi all'anno. Lo scrive l'esecutivo nel messaggio municipale che accompagna la richiesta del credito di 490mila franchi. Infatti, oltre a un risparmio sui costi fissi di manutenzione, le future lampadine, si ipotizza, permetteranno una riduzione dei consumi di elettricità dal 30 al 50%. Come detto, però, oltre ai soldi c'è di più. I nuovi lampioni porteranno a “un migliore orientamento della luce e a una conseguente minore diffusione di luce indesiderata“, quindi una riduzione dell'inquinamento luminoso. Ma non solo: si assisterà a “una maggiore flessibilità nella gestione dell'illuminazione (grazie a una riduzione mirata dell'intensità luminosa e all'utilizzo di sensori di movimento”, nonché alla “valorizzazione del territorio grazie alla possibilità di scegliere la temperatura di colore (tonalità della luce) più adeguata al contesto”. Infine, i sussidi. Castel San Pietro potrà beneficiare del Fondo per le energie Rinnovabili (Fer), dell'incentivo a fondo perso da Energie Zukunft Schweiz (70mila franchi) e del “Montante K” (oltre 101mila franchi).