Altro passo avanti verso la costruzione della futura sede scolastica a due passi dalla stazione. Si investiranno 53 milioni
Ci voleva una 'zip' per agganciare (definitivamente) la futura sede del Centro professionale tecnico del settore tessile (Cpt) a Chiasso. Infatti, 'Cerniera' è il nome che ha ispirato il progetto vincitore del concorso di architettura lanciato nell'ottobre del 2019. Una proposta firmata da un gruppo interdisciplinare che ha alla testa lo studio di architettura Boltas Bianchi Architetti di Agno. Quest'ultimo atto apre la strada alla realizzazione della nuova base operativa della scuola. Dato forma al 'contenitore', adesso lo si potrà riempire di contenuti. Del resto, l'opera è di quelle importanti, sia dal profilo strategico - il Comune si è battuto per avere sul proprio territorio il Cpt - che finanziario: in tutto si investiranno circa 53 milioni di franchi. Non a caso a dare la notizia sono stati tre dipartimenti; ovvero il Dipartimento delle finanze e dell’economia, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e il Dipartimento del territorio.
A far compiere un passo avanti a una operazione che ha incontrato qualche ostacolo sul suo cammino di avvicinamento, era stato, nel settembre del 2018, il Gran consiglio. Parlamento che ha sottoscritto un credito di 7,6 milioni di franchi e dato luce verde all'acquisizione del terreno all'interno del comparto ferroviario (per 8 milioni). Una decisione, questa, che ha messo le basi anche per il bando e la progettazione della sede scolastica, che ospiterà sotto lo stesso tetto la Scuola d’arti e mestieri di sartoria e la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda. Di fatto, annota il Cantone, si tratta di "un polo di riferimento rappresentativo per la formazione nel campo tessile, dell’abbigliamento e della moda", che permette di creare "un luogo dove il dinamismo e i repentini tempi della moda incontrino la tradizione e il saper fare e dove studio e formazione possano amalgamarsi con la realtà del mondo del lavoro". Parole confortanti per i chiassesi, che nel 2016 in 700 avevano aderito a una petizione promossa dalle forze politiche locali per rivendicare la scelta della cittadina quale nuova sede del Centro. Una pressione che, a distanza di diversi anni ormai, ha sortito i suoi frutti.
La futura costruzione farà il paio, poi, con la realizzazione di 245 posteggi utili alla scuola e alla cittadina di Chiasso. Il parcheggio, che sarà in parte in modalità 'park&rail', sarà ricavato da un terreno di 4’279 metri quadri ubicato nelle vicinanze della stazione ferroviaria e del centro cittadino. Una prossimità cercata, quello con lo scalo Ffs, nel solco dei nuovi centri didattici - come il campus Supsi a Mendrisio -, determinati a favorire gli spostamenti di studenti e docenti con il trasporto pubblico. D'altra parte, si è perseguita una soluzione "capace di riqualificare il luogo da un punto di vista urbanistico, di valorizzare le relazioni con il contesto cittadino".
La giuria presieduta dall'architetto Sandra Giraudi ha scelto - all'unanimità - 'Cerniera' tra i 51 progetti giunti dalla Svizzera e dall’estero. Lo ha fatto per la "sua capacità di relazionarsi in modo preciso al sito grazie a un’attenta lettura del contesto urbano". In effetti, si motiva, "l’edificio, una stecca allungata che riprende la geometria dei magazzini ferroviari esistenti, poggia sul nuovo zoccolo che, riprendendo la quota dello stabile principale della stazione, ne prolunga lo spazio pubblico sino al portico d’entrata della futura sede del Cpt". A essere apprezzati sono "la semplicità e la coerenza di questo impianto che ha, inoltre, il merito di non precludere possibili relazioni spaziali e funzionali con l’area di sviluppo confinante a ovest". Il Centro sarà raggiungibile da due accessi pedonali: il primo da via Livio, il secondo dall’incrocio del sottopasso ferroviario di via Dunant, rafforzando, si spiega, il rapporto fra il comparto ferroviario e il 'cuore' di Chiasso.
Dalla selezione delle proposte architettoniche è stata redatta una classifica che vede al secondo posto il progetto “Trama e ordito” del gruppo interdisciplinare capitanato da Gaggini Studio d’architettura di Lugano, al terzo 'The Factory' della cordata guidata dalla comunità di lavoro formata da Homa architetti di Muralto, e dall’architetto Mauro Malisia, al quarto 'Via Internazionale' del gruppo interdisciplinare che ha alla testa la comunità di lavoro dello studio d’architettura Hermes Killer di Locarno e di Hämmerli e Caccia Architetti di Bellinzona, al quinto il progetto 'Catwalk' del team che fa riferimento a Pessina architetti di Lugano e al sesto posto “Fashion Valley” del gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio Mario Botta architetti di Mendrisio.
Si potrà avere una visione globale delle soluzioni a concorso grazie a una esposizione pubblica allo Spazio Officina di Chiasso la cui data resta da definire (a causa del Covid-19): sarà comunicata, si fa sapere, nel corso della prossima primavera.