Per gli amanti delle leghe minori il giovedì sera c'è un appuntamento fisso. Quasi due ore di diretta con un solo protagonista: il calcio ticinese
Il calcio regionale, si sa, quest'anno è dovuto andare in 'letargo' prima del tempo. A causa della pandemia, il campionato è stato interrotto anzitempo. La speranza, per gli amanti del pallone, è che si possa riprendere quanto prima anche perché vorrà dire che l'emergenza sanitaria sarà ad un livello d'allerta minore. Il calcio minore, però, ha deciso di svernare... in un salotto di Morbio Inferiore. Da Morbio Inferiore infatti, ogni giovedì alle 20.15, sul canale Youtube di MargaTv, va in onda 'Il salotto del calcio regionale' (le puntate possono anche essere seguite sul portale laborsport.ch). Al timone della trasmissione, da ormai quattro puntate, ci sono Riccardo Vassalli e Flavio Monticelli: due momò che il calcio regionale lo masticano bene. Il primo – giornalista di professione – è terzino nel Riva San Vitale; il secondo – fotografo – gioca in porta nel Novazzano. Nel corso di questo mese sono diversi gli ospiti che si sono susseguiti: allenatori e giocatori protagonisti nelle nostre leghe, ragazze che del calcio hanno fatto la loro passione e pure il responsabile tecnico della Federazione ticinese di calcio Livio Bordoli.
Sebbene il Salotto del calcio regionale sia in onda da solo un mese, l'idea frullava nella testa dei due presentatori già da diverso tempo: «ora, approfittando della seconda 'pausa' causa coronavirus – spiega Riccardo –, si è concretizzata». Grazie anche a Paulo di MargaTv, «senza il suo aiuto non saremmo riusciti a partire così in fretta».
Per allestire un prodotto di una certa qualità e per quasi due ore di diretta, però, non basta la sola volontà. «Esatto – racconta Flavio –. Ci troviamo tutti i sabato a preparare la scaletta e il giovedì, tre ore prima della diretta». Poi si passa 'on air' da Morbio Inferiore, grazie allo «spazio ottenuto su gentile concessione da Tinext e Swisscolocation».
La trasmissione, lo dice il nome stesso, tratta il calcio regionale e la volontà è di non escludere nessuno. «Non è facile – ravvisa però Riccardo – perché quello che ci ha sorpreso sono l'interesse e la richiesta di partecipare dei protagonisti del calcio regionale. Ma promettiamo che arriveremo a tutti, piano piano». Alla base, però, ci sta un obiettivo chiaro: «Cerchiamo di farlo divertendoci e, speriamo, di divertire anche chi ci segue».
Ma, chiediamo, una volta finita la lunga pausa, le trasmissioni termineranno? «No – taglia corto Flavio –: «l'idea è di continuare anche durante il campionato. Adesso abbiamo il calcio fermo, ne approfittiamo per parlare della situazione che stiamo vivendo. Una volta ripresi i campionati sarebbe molto interessante poter parlare anche dell'attualità legata al terreno da gioco: interviste sulle partite giocate e anche di eventi speciali legati ai match che si susseguono durante il fine settimana».
Spontaneo dunque, chiedere loro se si parli troppo poco di calcio regionale. «No. Se ne parla – evidenzia Riccardo –, ci sono dei portali dedicati e 'la stampa che conta' (riferendosi ai maggiori media e quotidiani, ndr), quando c'è da parlarne ne parla, nel bene o nel male». Però, ravvisa Flavio, «mancano le immagini». Ed è anche per questo che, essendo Flavio fotografo di professione e notando «la richiesta», si è lanciato in un progetto che possa permettere a giocatori e squadre di essere seguiti anche a livello fotografico.
Alla trasmissione, nella puntata di fine novembre, ha partecipato anche il responsabile della Sezione tecnica della Federazione ticinese di calcio Livio Bordoli. Persona che il calcio l'ha vissuto (e lo vive) a tutti i livelli, da quello professionistico alla quinta divisione. Per Bordoli non ci sono dubbi, quanto messo in piedi dai due giovani momò è assolutamente positivo. «Devo innanzitutto far loro i complimenti. Parlare di calcio in questo momento, abbastanza triste, è una bella iniziativa. E la trasmissione è fatta bene anche a livello professionale. Si va sempre di più a dare importanza al calcio regionale» annota, pur ricordando che «dall'altro lato, però, non bisogna prenderlo troppo sul serio». Un'affermazione, quest'ultima, figlia di quanto notato negli ultimi tempi: «Vedo sempre più spesso interviste dove allenatori parlano di giocatori, preparazione, e altri aspetti. Dobbiamo pur sempre ricordarci che stiamo parlando di calcio regionale. Tante volte ci si prende fin troppo sul serio. Ben vengano queste trasmissioni ma, appunto, fatte e pensate con il sorriso sulle labbra». Per Bordoli, infatti, va ribadito un concetto fondamentale: «Non dobbiamo prenderci troppo sul serio. Spesso sui campi di terza, quarta e quinta divisione, dove non ci sono i guardalinee, ci sono ancora troppi allenatori che pensano di allenare il Real Madrid e o il Liverpool. Dovrebbero invece capire che il calcio regionale è più che altro un piacere e un passatempo. Anche se, va detto, i risultati sono importanti. Ma non fondamentali».
L'occasione, sconfinando in ambito sportivo, ci consente di chiedere a Bordoli quando potrà riprendere il calcio minore alle nostre latitudini. «La sezione tecnica della federazione ticinese di calcio si è trovata negli scorsi giorni – risponde –. Il termine che è stato fissato per la ripresa degli allenamenti, nella peggiore delle ipotesi, è quello del primo d'aprile. L'idea è di concedere quattro settimane di preparazione e cominciare con i campionati il primo di maggio. Speriamo che non sia così – conclude –, nel senso che tutti noi ci auguriamo che a fine gennaio, inizio febbraio, ci si possa nuovamente allenare insieme».