Mendrisiotto

Chiasso riarreda il quartiere di scuole e cultura

'Zona 30' e opere di riqualifica lungo via Franscini e dintorni. Il Municipio mette sul tavolo oltre 2 milioni

Anche via Franscini cambia volto (Ti-Press/ A. Crinari)
18 novembre 2020
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Da tempo Chiasso ha un piano strategico per ripensare il suo tessuto urbano e restituire 'personalità' ai suoi quartieri. Dopo aver (ri)dato lustro al 'cuore' della cittadina, al Quartiere Soldini e alla zona di via Comacini, ora è la volta del comparto di via Franscini, che proprio i progetti del Comune individuano quale "parte integrante del sistema del Polo culturale-scolastico". È lì che si gioca una parte della "ricomposizione del disegno insediativo di Chiasso". Ecco, quindi, che le parole chiave anche per questo quartiere sono 'riqualifica' e 'valorizzazione'. Due obiettivi a favore dei quali il Municipio mette sul tavolo un investimento di 2 milioni e 130 mila franchi. Quanto occorre per dare modo di attuare un riassetto viario e di ampliare la 'zona 30' in centro.

Si rivaluta il Polo fra cultura e scuole

Le basi per questo dossier l'esecutivo le ha messe questa estate, in occasione del consueto 'ritiro' alla Rovagina. I punti cardinali sono, come detto, il Piano strategico territoriale comunale e il Piano  d'azione comunale, ora in fase di elaborazione. Del resto, l'area che si innesta sul Polo culturale-scolastico rappresenta agli occhi dell'autorità locale un "comparto pubblico molto qualificato, in cui sono integrate funzioni pregevoli di interesse pubblico". In effetti, via Franscini rappresenta "l'asse di collegamento principale della mobilità lenta su cui si attestano zone pubbliche e di interesse pubblico, da cui originano le connessioni trasversali verso il centro cittadino"; inoltre, interseca via Bossi, definita come un "asse urbano strategico", nonché "luogo vitale di accesso alla centrale piazza Indipendenza". Per tradurre le intenzioni in fatti si interverrà, in ogni caso, a tappe: secondo il programma consegnato ai consiglieri comunali i lavori dureranno 30 mesi sull'arco di 3 anni. Se tutto procederà senza intoppi, come auspica l'esecutivo, si partirà con il cantiere nel corso del 2022.

Obiettivo, moderare il traffico

L'operazione così come è stata prevista appare articolata. Fulcro resta, comunque, l'introduzione della 'zona 30' che interesserà le strade interne al comparto e che ruota attorno a via Franscini, fatta eccezione per via Bossi, che resta "strada di servizio". Le condizioni base, d'altro canto, sono date: il limite necessario per attivare la misura, si fa notare nel messaggio municipale, è "rispettato". Tant'è che ci si aspetta "un'ulteriore diminuzione delle velocità". Di fatto, l'autorità comunale, si prefigge di "rendere il comparto più sicuro e protetto anche per il percorso casa-scuola, oltre che per l'accesso e le visite agli Istituti sociali" (le case per anziani Giardino e Soave, ndr).

Il progetto messo a punto fa leva su vari interventi di moderazione del traffico: dalla segnaletica ai marciapiedi - anche laddove oggi non ce ne sono, come nel caso di un lato di via Franscini -, dalla pavimentazione - in alcuni tratti fonoassorbente, come in via Bossi, via Franscini e via Valdani -, a una carreggiata più stretta. Misure a cui si aggiunge una velocità di crociera di 20 chilometri orari in via Valdani, a ridosso di Corso San Gottardo. Non saranno modificati, per contro, i passaggi pedonali, gli accessi - pedonali e carrabili - e i posteggi presenti in zona. Sarà da riposizionare, infine, la fermata degli autobus - oggi nelle vicinanze di casa Giardino -, che verrà collocata fra via Lavizzari e via Argentina. Accanto alle opere di sottostruttura e la nuova illuminazione a led, il Comune non trascurerà neppure l'arredo urbano. Si annuncia, infatti, l'arrivo di quattro moduli portabici in via Lavizzari e altrettanti cubi rossi - "a mo' di sedute - e fioriere in via Franscini.

L'esecutivo chiassese non nasconde nemmeno l'intento di ridurre il traffico sull'asse portante di via Franscini. Come? "In particolare - risponde l'autorità - grazie a un rallentamento della velocità di transito da un lato e, dall'altro lato attraverso una dissuasione del transito stesso".

Contributi da chiedere e da incassare

Rendere più bello un quartiere ha, però, dei costi e non solo per il Comune. A fronte dei lavori di urbanizzazione previsti, il Municipio ha deciso di sollecitare un contributo di miglioria ai proprietari interessati. Se ne preleveranno, si conferma, "in ragione del 30 per cento delle spese totali di esecuzione". L'intervento darà modo, al contempo, di staccare dei sussidi. È il caso dei nuovi marciapiedi nel tratto terminale di via Franscini e in via Lavizzari (all'innesto con via Curti), a favore dei quali la Confederazione concede un finanziamento del 35 per cento. Sarà, invece, il Cantone a dare una mano per la sistemazione della fermata del trasporto pubblico: l'aiuto coprirà la metà della spesa (di 45mila franchi).