Restrizioni e difficoltà a causa della pandemia. A Castel San Pietro una mozione lancia l'idea di una pergola bioclimatica per il ristorante nella storica masseria
Un 'riparo', se così si può definire, per far sì che l'attività possa proseguire attutendo (almeno in parte) il 'colpo' che l'emergenza sanitaria ha assestato agli esercizi pubblici. Al ristorante Cuntitt, situato all'interno dell'omonima masseria di Castel San Pietro, si pensa a installare una “pergola bioclimatica”. L'idea è venuta al consigliere comunale Libero Galli il quale, tramite una mozione inoltrata all'esecutivo nella seduta del legislativo di lunedì, ha chiesto di completare il ristorante “nella sua struttura d'accoglienza dei clienti”. Sabato il ristorante ha riaperto i battenti con una nuova gestione e le norme adottate per far fronte alla pandemia, si sa, “hanno diminuito fortemente gli spazi utilizzabili”. Di riflesso, dunque, anche il “numero di clienti che ogni ristorante può accogliere”. Ai Cuntitt vi sono una terrazza esterna e una platea nella corte: “spazi molto apprezzati e utili nella stagione calda, ma totalmente inutilizzabili nel periodo freddo”, annota Galli. Da qui la proposta di una “pergola fissa bioclimatica” la quale, nel rispetto delle disposizioni sanitarie, “aumenterebbe il numero di coperti di almeno 16 unità, andando a dare una più concreta serenità lavorativa ai gerenti e una garanzia di reale e possibile continuità d'esercizio per la proprietà comunale”.
Durante la seduta assembleare, con 26 voti favorevoli e un contrario, è stato approvato il progetto (e concesso un credito di 942mila franchi) per l'ampliamento del posteggio comunale esistente nella frazione di Gorla nonché la riorganizzazione dell'area di raccolta dei rifiuti. 'Sì', infine, anche al credito di 710mila franchi per la costruzione di un nuovo marciapiede che andrà a completare il collegamento pedonale lungo la strada nella zona di Loverciano.