Mendrisiotto

Un sindaco (di Chiasso) e un ministro (Di Maio) a tu per tu

A ricevere il rappresentante del governo italiano al fianco di Ignazio Cassis a Brogeda c'era anche Bruno Arrigoni. 'Visita veloce ma simbolica'

L'incontro con il sindaco Bruno Arrigoni (Ti-Press/Crinari)
16 giugno 2020
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Bandiere dei due Paesi, da ordinanza. Niente di più. Nessuno striscione o nulla che non sia parte dello stretto protocollo. È stata una visita nel segno della semplicità e della cordialità quella del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Luigi di Maio su territorio svizzero, anzi ticinese, anzi chiassese. In realtà la cittadina (e i suoi abitanti), ieri mattina, quasi non si è accorta della presenza dell'ospite illustre; che il profilo di Chiasso l'ha visto, di fatto, solo da lontano. Eppure l'aver calpestato il suolo rossocrociato da parte del rappresentante del governo italiano ha avuto un chiaro significato simbolico. Soprattutto all'indomani della riapertura delle frontiere (e nei due sensi); soprattutto perché il terreno d'incontro con il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis – arrivato per primo sul posto – è avvenuto nella 'terra di mezzo' fra le due dogane al valico autostradale di Brogeda. Una sosta veloce, di una ventina di minuti, per rompere il ghiaccio, passare in rassegna le delegazioni e, in particolare, scambiare due parole con gli agenti delle Guardie di confine, da un lato, e della Guardia di finanza dall'altro. Poi, destinazione il Museo Vela a Ligornetto (vedi sopra), al seguito la direttrice supplente dell'Amministrazione federale delle dogane Michaela Scherrer, l'ambasciatrice svizzera a Roma Rita Adam, il capo della Sezione politiche settoriali presso la Missione della Svizzera a Bruxelles Pietro Piffaretti e l'ambasciatore italiano a Berna Silvio Mignano.

Testimone d'eccezione, a Brogeda, oggi è stato il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni. «Tutto è durato pochi minuti, il tempo di presentarsi, il piacere di conoscersi personalmente», racconta a 'laRegione' il sindaco. Certo, tutto secondo il nuovo galateo dettato dalla pandemia. Insomma, neanche il tempo di scambiare due chiacchiere. Se avesse potuto, avrebbe voluto chiedere qualcosa al ministro Di Maio? «Non in particolare. Se ne avessi avuto l'occasione, però, gli avrei detto degli ottimi contatti che esistono fra Chiasso e Como e delle problematiche che abbiamo in comune. Una su tutte? I trasporti ferroviari e la mancata fermata dei treni a lunga percorrenza». Sarà per la prossima volta. Anche perché i ministri passano, ma i problemi restano.

Una visita emozionante? Piuttosto una visita che ha fatto contenti tutti. Del resto, Chiasso non è nuova alla visita di personalità di spicco. A mettere piede nella cittadina nel recente passato sono stati, in effetti, tre Consiglieri federali – Johann Schneider-Ammann, lo stesso Cassis e Simonetta Sommaruga – e il generale americano Joseph McDivitt, che nel 1945 fu protagonista dei cosiddetti 'Fatti di Chiasso': il fallito tentativo, da parte di una colonna militare tedesca, di entrare in Svizzera pur di non arrendersi agli Alleati.