Mendrisiotto

Obv senza ostetricia? Si mobilita la politica

L'AlternativA chiama i Comuni del Distretto a raccolta. Mps, Lega di Mendrisio e deputati Ppd del Mendrisiotto sul chi va là

Occhi puntati (Ti-Press)
24 maggio 2020
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La sola idea di vedere sparire da Mendrisio il pronto soccorso di pediatria e con esso il reparto di neonatologia e ostetricia ha fatto sussultare il Mendrisiotto. E non ha mancato di mobilitare la politica locale. Il timore è che gli echi, insistenti, che hanno spinto il municipale di Coldrerio, nonché ex presidente dell’assemblea dei delegati comunali per l’Obv, Matteo Muschietti, a rendere pubbliche le sue preoccupazioni, abbiano un fondamento. Nonostante l'Ente ospedaliero cantonale per voce del suo responsabile alla comunicazione, Mariano Masserini, abbia allontanato, per ora, l'eventualità di una riorganizzazione, la riunione convocata per domani, lunedì, a Lugano, come anticipato da 'laRegione', potrebbe segnare il futuro di quel settore dell'Ospedale regionale della Beata Vergine. Tanto da aver messo sul chi va là lo stesso personale. A ben vedere ne va del destino della sanità di prossimità.

'Una ristrutturazione? Un attacco alla medicina di prossimità'

'L’ipotesi di smantellare all’Obv i reparti di ostetricia, neonatologia e pronto soccorso pediatrico è da scongiurare con la massima risolutezza'. L'AlternativA – Verdi e Sinistra insieme lo scandisce con determinazione. A maggior ragione se la scelta dei vertici dovesse sfociare dal riassetto ospedaliero deciso a livello cantonale per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19, che ha visto trasferire a Lugano l'ostetricia dell'Obv. Se la mossa dettata dalla pandemia risulta essere condivisibile, si fa capire a chiare lettere in una nota, il gruppo 'non capisce per quale motivo i reparti spostati temporaneamente a Lugano non debbano fare rientro a casa, cioè all’Ospedale Beata Vergine, assicurando così al Mendrisiotto un servizio pubblico di prossimità efficiente'. In effetti, si rincara, 'cogliere l’emergenza Covid-19 – di cui nessuno mette in discussione la buona gestione nella fase più drammatica e acuta – per procedere a ristrutturazioni così importanti, ci pare insensato. E costituisce un attacco alla medicina di prossimità in un momento in cui è assolutamente necessaria'.

'I Municipi del Distretto facciano quadrato attorno all'Obv'

Per l'AlternativA ce n'è, insomma, a sufficienza per tenere gli occhi aperti e seguire da vicino la faccenda. A questo punto, infatti, ribadisce, l'auspicio è che 'si tratti “solo di speculazioni” come fanno sapere dall’Eoc', sulle colonne del giornale, ndr. Ma ciò non toglie la necessità di non lasciare cadere la questione nel silenzio. Proprio per questo il gruppo 'invita tutti i Municipi del Mendrisiotto a fare quadrato attorno all’Ospedale distrettuale, rivendicando pienamente il mantenimento della struttura ospedaliera con i suoi reparti nell’assetto precedente all’emergenza Covid-19'.

Ecco perché dai banchi di Lega-Udc-Ind., per mano della consigliera comunale Simona Rossini, si chiama in causa direttamente la Città di Mendrisio. D'altra parte, si motiva in un'interrogazione, se l'ipotesi di un allontanamento dovesse essere confermata 'rappresenterebbe per la nostra Città, per la popolazione e per il Mendrisiotto la perdita di un servizio ospedaliero e sanitario di grande importanza e per il quale negli anni passati si era già lottato anche con la raccolta di 12mila firme'. In effetti, significherebbe, rincara Rossini, 'impedire alla popolazione di accedere facilmente e velocemente alle cure necessarie'. A questo punto viene da chiedersi se il Municipio sia al corrente della situazione. E in caso affermativo, come abbia reagito e se abbia 'valutato quali rischi si corrono senza questi reparti vista anche la difficoltà dovuta al traffico nel raggiungere Lugano'. Di conseguenza, la consigliera comunale intende sapere se l'esecutivo 'difenderà il nostro ospedale' e se 'intende intervenire per salvaguardare tutti i servizi indispensabili per garantire la salute della sua popolazione'.

Il Dipartimento donna-bambino, 'un unicum'

Gli argomenti, d'altro canto, non mancano per rivendicare al Mendrisiotto prestazioni sanitarie a tutto tondo. Per cominciare non è possibile dimenticare, richiama ancora l'AlternativA, 'che Mendrisio è l’unico ospedale in Ticino con un Dipartimento donna-bambino, dove sotto un unico cappello vengono integrate l’attività dei reparti di ginecologia, ostetricia, pediatria e neonatologia'. Una scelta, quella adottata nel 2008 e ancorata, nero su bianco, ai principi della struttura, a fronte della quale, si osserva, 'le intenzioni dell’Eoc risultano incomprensibili'. Anche perché, per stessa ammissione dell'Ente, fin dai primi mesi di attività si erano visti i risultati. Per suffragarlo il gruppo usa le parole dell'Eoc: 'Sul quarto piano dell’Obv è stato costituito uno spazio privilegiato per la cura delle donne e dei bambini; le distanze tra mamma e neonato, madre e figlio, papà e mamma, marito e moglie, donna e famiglia, che sovente si riscontrano nelle cure ospedaliere, sono state sensibilmente ridotte'.

Un altro aspetto da non trascurare è poi l'orientamento della cittadinanza, che ha mostrato di essere vicina all'evocata medicina di prossimità che ha testimoniato essere altresì, si annota nella presa di posizione, una 'medicina finalmente più attenta alle questioni di genere'. 'L’Iniziativa popolare 'Giù le mani dagli ospedali' (lanciata dall’Mps) - fa memoria l'AlternativA - aveva raccolto il 48,71 per cento di voti favorevoli. Ed era stata respinta per un pelo. L’iniziativa chiedeva, tra l’altro 'di garantire nei quattro ospedali regionali di Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio reparti di medicina interna, chirurgia, pediatria, ginecologia, ostetricia e terapia intensiva', rispondendo chiaramente alla sensibilità della popolazione'.

L'Mps l'aveva subodorato

Il Movimento per il socialismo il 9 marzo scorso, del resto, aveva già letto fra le righe delle decisioni del governo cantonale la tentazione di mettere mano alla pianificazione ospedaliera. 'Pur comprendendo la necessità di mettere a disposizione il personale sanitario, l’Mps - aveva scritto in una nota - non condivide le scelte, decise domenica, di chiudere i pronto soccorso degli ospedali di valle e di concentrare in soli due ospedali  - Lugano e Bellinzona, ndr - le cure di ostetricia. Senza voler pensare male, e certo avendo preso atto che si dichiara che si tratta di misure provvisorie, sembra che Eoc e governo vogliano utilizzare la crisi del coronavirus per ribaltare il risultato di decisioni pianificatorie che il popolo aveva respinto nel referendum del giugno 2016'. Ecco che l'esito dell'incontro interno alle strutture dell'Ente in agenda lunedì sarà rivelatore.

E il Ppd chiede 'rassicurazioni' al governo

In ogni caso i deputati del Mendrisiotto del Ppd hanno deciso di mettere decisamente le mani avanti. Martedì di fronte al Gran consiglio si discuteranno i conti dell'Ente ospedaliero cantonale e mai occasione è stata più propizia per affrontare l'argomento. In quel frangente Giorgio Fonio, a nome pure dei colleghi Maurizio Agustoni e Luca Pagani, chiederà, ci conferma, delle rassicurazioni al Consiglio di Stato. Non solo, i tre parlamentari, rilanciano in una nota, confidano 'in una risposta che fughi ogni dubbio e, anzi, ribadisca senza esitazioni la presenza di una maternità nel Mendrisiotto'. È chiaro, annotano ancora, 'le notizie circa un possibile smantellamento della maternità all’Obv suscitano comprensibilmente preoccupazione e incredulità'. Prevale, però, la convinzione che 'né l’Eoc, né tanto meno il Consiglio di Stato potrebbero seriamente considerare una simile decisione'.

Una cosa è cristallina, il tema nel Dstretto è quanto mai sensibile, da qualsiasi parte politica lo si guardi. I gran consiglieri Ppd della regione, al pari di colleghi di altre forze, come riconoscono gli stessi Fonio, Agustoni e Pagani, sono 'da sempre in prima linea per la salvaguardia dell’offerta sanitaria presso l’Obv di Mendrisio. Pensiamo da ultimo all’emendamento approvato dal Gran consiglio per l’aumento dei posti letto presso l’unico ospedale del distretto'. 

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