Il documento sarà reso pubblico una volta staccato il via libera del Cantone. La chiave di volta, però, sarà il Piano direttore comunale
Sembrava ormai a portata di mano, ma per visionare il compendio aggiornato sulla pianificazione della Città di Mendrisio ci vorrà un altro po' di pazienza. In realtà, circa sette mesi fa il Cantone aveva spinto il Municipio a renderlo pubblico, accogliendo un'istanza d'intervento promossa nel luglio del 2019 dal consigliere comunale dei Verdi Tiziano Fontana. Ora, però, fa sapere il Municipio, bisognerà attendere proprio il via libera dell'autorità cantonale al dossier per poter conoscere gli ultimi dati sulla contenibilità attuale (quanto a edificabilità) dei Piani regolatori (Pr) dei dieci Quartieri del capoluogo. Numeri che restituiscono alcune delle basi per ragionare sul futuro Piano direttore comunale (Pdc).
Il documento, recapitato alla fine dell'anno scorso, è già stata analizzato dall'esecutivo e di seguito inviato al Dipartimento del territorio per 'condividere le modalità utilizzate per determinare le riserve di contenibilità' quanto a unità insediative. Ecco che l'autorità cittadina ha preferito attendere la valutazione cantonale prima di dare accesso al compendio. Una tempistica, in ritardo sulle indicazioni fornite, per la quale, si fa sapere rispondendo alle sollecitazioni di Fontana, il Municipio si scusa. Quindi, si anticipa, non appena possibile l'incarto sarà pubblicato sul portale web della Città.
Un fatto è certo: oltre a delineare la geografia insediativa di Mendrisio, il compendio darà uno strumento utile per radiografare la situazione a livello cantonale; che è ciò che il governo intende fare. Per il consigliere dei Verdi Fontana oggi non si può sfuggire da queste esercizio, anche perché i Piani regolatori risultano, in linea di massima, sovradimensionati. Anzi, ai suoi occhi a Mendrisio si deborda in modo evidente. Qui l'esecutivo chiarisce il quadro: 'Per poter affermare se un Pr è sovradimensionato o meno è necessario avere a disposizione il compendio delle unità insediative e determinare così le effettive riserve' a disposizione. Il tutto messo a confronto, si spiega, con lo sviluppo demografico e dei posti di lavoro per i prossimi 15 anni.
Al momento, dunque, in attesa di avere fra le mani il documento aggiornato al 2019, il riferimento resta quello del 2015. Nel caso del Quartiere di Mendrisio, si esemplifica, le riserve globali indicano circa 294mila metri quadri di superficie, suddivisa in 181mila metri quadrati di terreni già occupati da almeno un edificio e 112mila metri quadri di spazi non costruiti (ma che includono pure 43mila metri quadri privi di infrastrutture o problematici). Numeri completati dalle volumetrie industriali. In questo settore si parla di oltre un milione e mezzo di metri cubi, di cui circa un milione con almeno un fabbricato e mezzo milione ancora inedificati (fra questi quasi 86mila metri cubi non equipaggiati o problematici).
Chiave di volta, guardando avanti, sarà dunque il Piano direttore comunale. Uno strumento che, oltre a ripensare il paesaggio della Città (spina dorsale il fiume Laveggio), non trascurerà, conferma il Municipio, neppure la contenibilità e la ri-calibrazione delle unità insediative sul territorio. Sarà in questo contesto, si ribadisce, che si metteranno a punto le misure utili proprio a ridurre l'estensione delle aree edificabili, nel solco della scheda del Piano direttore cantonale di prossima approvazione.
Un altro capitolo aperto da Fontana, d'altra parte, è la compensazione dell'aumento delle unità insediative 'figlie' della densificazione immaginata in taluni comparti di Mendrisio. È il caso della zona della stazione. In effetti, il messaggio municipale, sospeso, sarà rivisto alla luce delle riflessioni che accompagnano il Piano direttore comunale e che porteranno a prendere in considerazione una 'minore densità'. In ogni caso, anticipa l'esecutivo, si compenserà 'nella misura in cui tali proposte rientrino nel quadro generale determinato dalle risultanze del compendio'. Nel solco del Pdc, il tema della densificazione viene affrontato 'in determinati comparti centrali', senza per questo mai prevedere una crescita della contenibilità del Pr. Del resto, 'lo scopo della densificazione - conclude l'autorità locale - è quello di concentrare l'edificazione e poter così creare nuovi spazi liberi, o riqualificare gli esistenti, all'interno delle zone centrali'.
A questo punto non rimane che attendere di vedere da vicino il nuovo compendio di Mendrisio.