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Scende il prezzo del petrolio, ecco le disparità sulla benzina

Fare il pieno nel Mendrisiotto costa di più rispetto al resto del Cantone. Una differenza che verrà sottoposta alla Commissione della Concorrenza

25 aprile 2020
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“Le auto del Mendrisiotto hanno bisogno di una benzina speciale?” La domanda, evidentemente sarcastica, si inserisce nelle discussioni (da bar) che rivelano le differenze tra Sopra e Sottoceneri. Eppure, nell'ironia del quesito, si nasconde una verità: i momò, dal benzinaio, spendono effettivamente di più. In un mondo particolarmente in subbuglio, quello del petrolio, negli scorsi giorni si è assistito alla vertiginosa discesa del prezzo del barile, addirittura in territorio negativo. Un calo della domanda che si è manifestato anche in Ticino. 'Colpo' che hanno avvertito anche le stazioni di servizio, con diminuzioni del carburante venduto anche dell'80%. A fronte di questo importante cambiamento, alcuni distributori hanno cominciato ad abbassare i prezzi, facendo così ulteriormente venire alla luce le disparità presenti sul territorio. A Mendrisio, ieri, fare benzina (Senza Piombo) dove sborsare tra 1,44 e 1,47 franchi al litro. Il Diesel tra 1,52 e 1,55. Prezzi piuttosto costanti nel corso delle ultime settimane. Stesso discorso, in media, per Chiasso. Spostandosi di una ventina di chilometri, sempre su una via di transito transfrontaliera, i prezzi cambiano sensibilmente. Nel Malcantone – tra Magliaso e Caslano – il litro di benzina costava 1 franco e 27 centesimi nella migliore delle ipotesi, il diesel 1,39. Tra Mendrisio e Magliaso, dunque, 17 centesimi di differenza per ogni litro di Senza Piombo. Calcolando un ipotetico serbatoio di 50 litri, dunque, la differenza potrebbe anche essere di 8 franchi e 50 centesimi. Sulla stessa linea del Malcantone anche Giubiasco (1,28 franchi la benzina, 1,39 il diesel), mentre nel Locarnese (Losone e Ascona), fare il pieno alla propria auto significava spendere 1 franco e 32 per la benzina, 1,42 per il gasolio. A Savosa, il carburante era in vendita a 1 franco e 40, rispettivamente 1,48. E per finire Dongio, in Valle di Blenio, dove ieri la benzina era in vendita a 1,33; il diesel a 1,43. Soprattutto nel Sopraceneri, però, va annotato il fatto che i distributori applichino, a seconda delle promozioni, ulteriori centesimi di sconto. Per alcuni rivenditori, una spiegazione plausibile è quella del carburante acquistato mesi fa (a prezzi superiori) e prima di vedere un calo delle tariffe bisognerà aspettare ancora un po' di tempo.

'Confrontarsi nuovamente con il tema'

Giustificazioni che, però, stridono con quanto rilevato dal Consigliere nazionale Marco Romano (Ppd) nell'ottobre dello scorso anno. Romano, già allora, aveva chiamato in causa Mister Prezzi e denunciato l'anomalia a cui sono confrontati i cittadini del Mendrisiotto rispetto al resto del Cantone. E ora, interpellato da laRegione, rilancia: “Non è accettabile che i cittadini del Mendrisiotto paghino di più di quelli del Luganese”. Per questo motivo, spiega, sta allestendo un dossier che poi inoltrerà alla Commissione della Concorrenza (ComCo) affinché venga aperta un'indagine. “È giusto – sostiene – che ci si confronti nuovamente con il tema”. Nei primi anni del Duemila, infatti, era già stato redatto un rapporto il quale era arrivato alla conclusione che “si trattava di dinamiche di prezzo normali”. A distanza di quasi vent'anni, però, alcune incongruenze rimangono. Anche perché, riflette ancora il Consigliere nazionale, “nello spazio di pochi chilometri la stessa catena applica prezzi diversi. Eppure – ravvisa –, i costi di gestione non dovrebbero variare molto. Il riferimento, ad esempio, è agli affitti degli spazi che non dovrebbero variare sensibilmente e, allo stesso tempo, i fornitori di carburante sono i medesimi. Inoltre, “essendoci un Contratto collettivo di lavoro in essere, non dovrebbero esserci problemi nemmeno per quel che concerne potenziali diversità salariali in base alle zone di lavoro”. Da qui la domanda: “qual è la discriminante per applicare un prezzo diverso?”. Quesito che il Consigliere nazionale porrà alla Commissione della Concorrenza. 

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