Coldrerio

Un'Azienda energia per l'intero Mendrisiotto

Il dibattito avviato nel 2014 nel Comune dai Progressisti, sfocia in un impegno: creare un ente a valenza intercomunale

Politica energetica, cantiere aperto (Ti-Press)
21 marzo 2020
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Per gli impianti sportivi ha funzionato. 'Ariete' i capi dicastero di Chiasso, Coldrerio e Mendrisio, si è riusciti a fare della gestione delle strutture un tema intercomunale, e in modo efficace. La creazione di un ente regionale non è ancora dietro l'angolo, ma il Mendrisiotto (questa volta) sembra proprio essere sulla buona strada. Allora, per quale motivo la formula non dovrebbe rivelarsi efficace anche nel 'governo' delle risorse energetiche?

Politica energetica, 'pensare regionale'

L'interrogativo, rimbalzato dentro le istituzioni di Coldrerio, risulta essere più che legittimo. Tanto più che il Municipio si dice pronto, nelle prossime legislature, a sollevare la tematica e a stimolare la discussione a livello regionale nel segno di una soluzione condivisa da tutti i Comuni del Distretto. A fare da portavoce sarebbe il dicastero Energia, bussola il Piano cantonale delle aggregazioni (applicato alla geografia del Mendrisiotto). L'impegno è convinto: "è giunto il momento - sottolinea infatti l'esecutivo locale - di unire le forze e sviluppare una collaborazione intercomunale regionale a sostegno" anche di una politica energetica condivisa.

La linea delle Petizioni: 'tema intercomunale'

A suggerire, per prima, questa strategia è stata la Commissione delle petizioni, che ha fatto quadrato attorno alla necessità di avere un "respiro regionale" su temi primari d'interesse pubblico. Al pari della gestione delle risorse idriche - oggi affidata al Consorzio acquedotto regionale del Mendrisiotto (Arm) -, quella energetica, si fa capire, potrebbe far riferimento a una "azienda unica regionale o a un coordinamento di aziende regionali". Nel Mendrisiotto a misurarsi con il mercato ci sono l'Age Sa a Chiasso, le Aziende industriali di Mendrisio e l'Azienda municipalizzata di Stabio (oltre alle Ail luganesi).

La mozione del 2014: Comune protagonista

La linea indicata dalle Petizioni ha convinto, del resto, anche gli esponenti del Psp, i quali, quasi sei anni orsono, avevano aperto il dibattito mettendo in campo una mozione. L'idea iniziale, in realtà, si limitava a pensare in termini comunali. Nel 2014 il gruppo - firmatari sei consiglieri comunali, fra cui l'attuale municipale Matteo Muschietti -, aveva immaginato, in effetti, la possibilità di creare un "centro di competenza per lo sviluppo, il coordinamento e la gestione" delle attività legate al mondo delle fonti energetiche, peraltro "beni comuni primari". Qui, si richiamava all'epoca, tocca pure all'ente pubblico diventare attore, superando una posizione sussidiaria al privato.

A Coldrerio, del resto, lo spirito d'iniziativa non è mancato. Il Comune ha creduto tanto nella promozione degli impianti fotovoltaici, quanto nella possibilità - poi concretizzata - di realizzare una centrale termica che oggi approvvigiona gli stabili pubblici. In effetti, a distanza di tempo gli stessi autori della mozione sposano l'esigenza di una visione che poggia su una nuova progettualità e sul principio d'immaginare un coinvolgimento regionale.

Economie di scala

Il Municipio di Coldrerio, dal canto suo, ha chiare le potenzialità che un ente a valenza distrettuale potrebbe vantare anche in ambito energetico-ambientale. "È fuori di dubbio - scrive l'esecutivo a commento della mozione e del rapporto delle Petizioni - che una collaborazione regionale su questi temi possa portare a dei risultati maggiori solo considerando le economie di scala (ampiezza del bacino di clienti) e le potenzialità d'investimento e di gestione di tutta una regione". Di conseguenza, si ribadisce, si potranno operare anche le scelte "migliori". D'altra parte, ricorda ancora l'esecutivo, il futuro Comune unico del Mendrisiotto prospettato nel piano cantonale, chiamerà giocoforza a ragionare su una riorganizzazione dei servizi.

L'autorità sa bene che imboccare questo cammino potrebbe toccare le singole sensibilità e aprire una "discussione fra i partner difficilmente immaginabile". D'altro canto, oggi la "soluzione ottimale" non è dare vita a piccole aziende locali "per la gestione del singolo orticello", bensì afforzare l'intesa distrettuale, al fine di creare entità in grado di "potenzialmente competere a livello cantonale e nazionale con altre". Il che porta ad archiviare la mozione del 2014 e a proiettarsi in un'ottica regionale nel solco di quanto suggerito dalle Petizioni in modo compatto (Plr, Progressisti e Lega-Udc).

'Si dovranno coinvolgere tutti i Comuni'

Certo, prima di agire sarà importante coinvolgere tutti i Comuni del Mendrisiotto in una "franca discussione sull'opportunità di creare, sulla scorta delle esperienze avute con Arm, un'unica azienda regionale di distribuzione di energia, gas e acqua". Un ente che abbia la missione di gestire i servizi, ma altresì di indirizzare gli investimenti a tutela di ambiente e clima. I destinatari degli aiuti concreti? Enti pubblici e privati.

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