Il capoluogo lariano e la cittadina di frontiera collaborano per la proposta di eventi durante le festività… sostenendosi vicendevolmente
Il messaggio lanciato è chiaro, a ridosso della frontiera l’intenzione è quella di trascorrere un «Natale senza confini».
E così, Chiasso e Como, hanno deciso di instaurare una collaborazione per quelli che saranno gli eventi proposti dai rispettivi comuni durante le incombenti festività.
Non a caso, infatti, ieri durante la presentazione di ‘Natale a Chiasso’, c’era anche il sindaco del capoluogo lariano Mario Landriscina. Comaschi ‘forti’ della loro ‘Como – Città dei Balocchi’, carrellata di eventi natalizi (giunta alla 26esima edizione) capace di attrarre in città all’incirca due milioni di visitatori.
E allora spazio al detto ‘l’unione fa la forza’: «Entriamo nella logica del ‘sosteniamoci a vicenda’ – ha spiegato Landriscina – affinché un evento non ammazzi l’altro ma lo rilanci». L’evento nella cittadina – che si svolgerà da giovedì 5 dicembre sino al 6 gennaio – «prende così spunto dagli amici di Como» ha spiegato, dal canto suo, il sindaco Bruno Arrigoni.
D’altronde, rispetto alla passata edizione di Natale a Chiasso, «abbiamo cambiato l’approccio e speriamo d’aver trovato la formula giusta». Sulla scorta di quanto proposto lo scorso anno, in definitiva, ci sono alcune novità.
Una di queste, arrivata proprio da oltrefrontiera, si chiama ‘Luci d’incanto’. Spettacolo che verrà inaugurato il 5 dicembre alle 18.30 e consisterà in proiezioni architetturali che vestiranno a festa i palazzi principali di Piazza Indipendenza e di Piazza Elvezia.
Riproposto, in collaborazione con GastroMendrisiotto, anche lo ‘Chalet di Natale, il quale sarà aperto al pubblico dal giovedì alla domenica (in settimana per eventi privati) e proporrà piatti di cucina tradizionale. Si punterà ancora sullo chalet – ha specificato il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati – perché «il Comune ci tiene».
E sebbene durante la passata edizione «non ci sia stata grandissima affluenza» si è deciso, nonostante la «manovra finanziaria» di «quasi raddoppiare gli sforzi (in termini d’investimento, ndr)». Anche perché, grazie alla collaborazione con Como, «le nostre attività di Natale entreranno nei canali di comunicazione italiani».
Il «sogno», in fatti, è quello di «portare anche una minima parte delle persone che visitano Como anche da noi». Tutti passi che dovrebbero permettere di raggiungere l’obiettivo principale, al di qua e al di là della frontiera ovvero, come detto, «attirare gente a Chiasso per conoscere la cittadina, divertirsi e provare esperienze nuove».
Spazio, dunque, ai festeggiamenti rafforzando – perché no – anche il legame insubrico.