L'attività è stata spostata nell'estate 2017 da Mendrisio al Punto Franco. È un luogo di incontro e collaborazione per ricercatori di tutto il mondo
Nell’estate del 2017 l’Archivio del Moderno ha trasferito la sua attività dal Piazzale alla Valle di Mendrisio al Punto Franco di Balerna. La nuova sede sarà presentata ufficialmente sabato 12 ottobre, a partire dalle 10.30. Interverranno il Rettore dell’Università della Svizzera italiana Boas Erez, il sindaco di Balerna Luca Pagani, il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, il sindaco di Varese Davide Galimberti e la direttrice dell’Archivio Letizia Tedeschi. Seguono visita dei locali dell’Archivio e rinfresco.
Fondato nel 1996 come istituto dell’Accademia di architettura di Mendrisio e costituito in fondazione nel 2004 per atto dell’Università della Svizzera italiana, l’Archivio del Moderno è un centro di studi avanzati e una fondazione che opera nell’ambito della storia dell’architettura, dell’ingegneria, del territorio, del design e delle arti visive ed è parte della costellazione dell’Usi, come pure della rete europea dei centri di ricerca consacrati a questi studi.
Il centro studi è un luogo d’incontro e collaborazione per ricercatori provenienti da tutto il mondo e riconosce tra le sue priorità la promozione di giovani studiosi. Svolge numerosi progetti di ricerca, finanziati da istituzioni terze e da enti per la ricerca competitiva e in quest’ambito ha attivato molteplici cooperazioni con università, istituti di ricerca, musei, archivi e fondazioni a livello nazionale e internazionale.
Negli anni l’Archivio del Moderno ha acquisito, tramite donazioni e lasciti, un importante patrimonio documentale, che ne costituisce l’elemento caratterizzante. Al suo interno sono conservati 58 archivi di architetti, ingegneri, urbanisti, designer, operatori visuali che hanno avuto un ruolo significativo nell’affermazione della modernità.