Mendrisiotto

Quattro tonalità di (sacco) verde

La tassa sul quantitativo è diventata realtà a Vacallo, Riva San Vitale e Castel San Pietro. Nel Mendrisiotto in 4 hanno scelto il verde

Ti-Press/F. Agosta
5 gennaio 2019
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L’anno nuovo ha portato una novità per i cittadini di Vacallo, Riva San Vitale e Castel San Pietro. Nei tre comuni, infatti, dal 1° gennaio sono entrati in vigore i nuovi Regolamenti comunali sulla gestione dei rifiuti. La principale novità è l’introduzione della tassa sul sacco e, quindi, l’utilizzo dei sacchi colorati ufficiali, contrassegnati con il rispettivo stemma comunale. I comuni si sono quindi adeguati alla modifica parziale della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente che, in sostanza, introduce il principio di causalità nell’ambito della gestione dei rifiuti e la copertura al 100 per cento dei costi per raccolta e smaltimento. Il ventaglio dei colori del Distretto è quasi (all’appello manca solamente Brusino Arsizio) definito: il più gettonato è il verde (Coldrerio, Riva San Vitale, Stabio e Vacallo), seguito da rosso (Mendrisio e Morbio Inferiore), arancione (Novazzano), giallo (Balerna), blu (Chiasso), bianco (Castel San Pietro) e grigio (Breggia).

Vacallo: potenziata la carta

Sono diverse le novità alle quali i cittadini di Vacallo dovranno abituarsi. Detto del sacco – verde; il rotolo da 17 litri costa 6 franchi, quello da 35 litri 12,50 e quello da 110 litri 39 franchi –, sarà soggetta a tassa causale la raccolta degli scarti vegetali provenienti dalle manutenzioni ordinarie dei giardini, per la quale sarà obbligatorio l’uso di contenitori o di fascine, entrambi affrancati con fascette (in vendita negli stessi punti vendita autorizzati, oltre che in cancelleria, dei sacchi). Il giro di raccolta porta a porta della carta avverrà il primo venerdì dei mesi dispari. C’è però una novità: è infatti possibile depositare carta e cartone negli appositi contenitori-compattatori che saranno predisposti presso i centri di raccolta comunali di San Simone-Largo Elvezia e Pizzamiglio-vicolo Molino Nuovo. La raccolta degli ingombranti, infine, verrà centralizzata presso il centro di raccolta di Pizzamiglio e si terrà quattro volte all’anno (la prima il 15-16 febbraio).

Riva: contenitori per l’umido

Riva ha iniziato la sua avventura con il sacco verde. I prezzi stabiliti dal Municipio sono di 0,55 franchi per il sacco da 17 litri; 1,10 franchi per quello da 35 litri e di 3,45 franchi per il sacco da 110 litri. Il servizio di raccolta non subisce cambiamenti: i sacchi devono essere depositati negli specifici contenitori (o nei punti prestabiliti) il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 7.30 alle 11. Nella circolare inviata dal Municipio ai cittadini viene specificato che, in caso di mancato utilizzo dei sacchi ufficiali, “addetti comunali eseguiranno controlli e apriranno i sacchi per stabilirne la provenienza. Chi non rispetta la nuova regolamentazione è passibile di contravvenzione”. C’è però una novità: da ieri è stata introdotta la possibilità di smaltire in modo separato i rifiuti umidi domestici (scarti organici da cucina), che possono essere versati negli specifici contenitori all’ecocentro di via Motta e all’ecopunto al posteggio a lago.

Castello: confermato il bianco

I cittadini di Castel San Pietro sono già abituati al sacco bianco, introdotto a prezzo di costo nel maggio 2016. Ora ai sacchi – bianchi con scritte rosse – è stata applicata la tassa e il rotolo da 35 litri costa 11 franchi (6 quello da 17; 20 quello da 60 e 36 quello da 110). Nessun cambiamento per rifiuti riciclabili, scarti vegetali e ingombranti. L’assenza di una piazza di raccolta cintata e sorvegliata per gli ingombranti “non permette per ora di applicare una tassa causale per lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti”.

Il punto negli altri Comuni

Morbio Inferiore, dove dal 2014 i sacchi comunali rossi vengono distribuiti gratuitamente ai cittadini in base al numero dei componenti della famiglia, è il solo comune a non essere ancora entrato in materia sulla tassa sul sacco. Il nuovo Regolamento sarà pronto nel corso della primavera; nelle prossime settimane il Municipio si chinerà sul costo del sacco. Verosimilmente la tassa diventerà realtà a inizio 2020. Tempistica analoga per Brusino Arsizio, dove il Consiglio comunale poco prima di Natale ha accolto – all’unanimità – l’adozione del nuovo Regolamento comunale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il Municipio ha già ottenuto la necessaria deroga della Sezione enti locali (Sel), che ora dovrà ratificare il Regolamento, e approfitterà di quest’anno per scegliere il colore del sacco, aumentare il numero dei cassonetti sul territorio e valutare tutti gli aspetti pratici e contabili necessari a un buon funzionamento e alla soddisfazione dei cittadini. Bisognerà invece attendere ancora qualche settimana per vedere i primi sacchi grigi, con scritta arancione, del Comune di Breggia. Il Regolamento, votato dal legislativo con 19 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti, deve ora essere ratificato dalla Sel. Nelle prossime settimane il Municipio si chinerà sull’ordinanza di applicazione. Chiasso e Balerna, dove la tassa sul sacco è realtà dal 1994 e rispettivamente 2006, sono invece stati chiamati a un esercizio diverso. Nella cittadina di confine, il Consiglio comunale ha approvato la revisione del Regolamento ma ha scelto di non aumentare la forchetta della tassa base, proposta voluta dal Municipio per compensare le minori entrate dovute alla diminuzione del costo dei sacchi. Una proposta analoga è sui banchi del Consiglio comunale di Balerna. Nei due comuni l’anno è quindi iniziato senza cambiamenti. Il prezzo del sacco applicato a Stabio, Novazzano e Coldrerio rientra già nei parametri cantonali (da 1 a 1,30 franchi). I Municipi dovranno valutare se effettuare modifiche ai Regolamenti e introdurre tasse causali a copertura dei costi. A Mendrisio, dove un sacco rosso da 35 litri costa 0,80 centesimi, non sono al momento previste modifiche; una revisione del Regolamento è in programma.