L'organizzazione portava cittadini dello Sri Lanka in Italia facendo loro continuare il viaggio verso il Nord Europa, passando da Svizzera o Francia
A seguito del fermo a Ponte Chiasso di migranti srilankesi trovati in possesso di passaporti falsi, stamane la Dda di Palerno ha arrestato nel capoluogo siciliano sei cittadini dello Sri Lanka accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, con l'aggravante della trasnazionalità. I due fermati all'aeroporto Falcone-Borsellino al termine di un'inchiesta iniziata il 31 dicembre 2016 si stavano imbarcando con documenti d'identità falsi. Le indagini hanno consentito agli agenti della Squadra mobile di Palarmo, collegata soprattutto con i posti di polizia di Ponte Chiasso e Ventimiglia, di scoprire che nella città siciliana era radicata l'organizzazione i cui componenti sono finiti in carcere stamane, dopo che il gip del Tribunale del capoluogo siciliano aveva disposto il loro arresto. Gli investigatori hanno accertato che la rete operava sempre con lo stesso sistema: i cittadini dello Sri Lanka venivano fatti arrivare in Italia, dopo il pagamento di somme di denaro sino a 28mila euro. Una volta a Palermo i migranti, muniti da passaporti falsi, proseguivano il viaggio verso i paesi del Nord Europa, con voli o via terra verso la Svizzera e la Francia. Insomma, passando da Ponte Chiasso e da Ventimiglia. Stando all'ordinanza di custodia cautelare, in carcere l'organizzazione sarebbe riuscita a traghettare da Ponte Chiasso una cinquantina di srilankesi.