Il Tram conferma la decisione del Cantone di annullare il bando per la progettazione esecutiva della rete. Lombardi sul sottopasso: ‘Calendario mantenuto’
Tempo di sentenze spinose su due grossi progetti legati alla viabilità del Luganese: il nuovo sottopasso Genzana – parte integrante del ‘Comparto Besso’ che consentirà il collegamento diretto tra via Basilea e via San Gottardo – e la rete Tram-Treno del Luganese. La prima decisione del Tribunale amministrativo cantonale (Tram) di giovedì respinge il ricorso del secondo Consorzio classificato contro le penalizzazioni ricevute per il concorso pubblico per la commessa delle opere di impresario costruttore per la realizzazione del nuovo tunnel. Mentre la seconda conferma la decisione del Consiglio di Stato (CdS) di annullare il bando per la progettazione esecutiva della rete tranviaria-ferroviaria.
Nel primo caso, a essere stata respinta dalla Corte cantonale è appunto la contestazione, da parte del secondo gruppo classificato di imprese, alla decisione del Consiglio di Stato (del 29 maggio scorso) di assegnare, a seguito di alcune penalizzazioni, il concorso pubblico per la commessa concernente le opere di impresario costruttore per la realizzazione del nuovo sottopasso, a un altro Consorzio. In estrema sintesi, il secondo classificato chiedeva l’annullamento di tale delibera e la conseguente aggiudicazione in proprio favore. In particolare, il gruppo contestava la valutazione della propria offerta in relazione al criterio delle referenze, nella quale l’ente appaltante lo ha penalizzato ritenendo che quelle prodotte non fossero controfirmate dal committente, ma corredate soltanto di un giudizio della direzione lavori esterna.
A ogni modo, tale ricorso non ha rallentato i lavori, come ci spiega il municipale di Lugano Filippo Lombardi, capodicastero Sviluppo territoriale. «Lo scorso luglio il tribunale aveva concesso solo parzialmente l’effetto sospensivo di quel ricorso. Pertanto i lavori preparatori hanno potuto prendere avvio». In effetti, qualche settimana dopo, il Dipartimento del territorio (Dt), in una nota congiunta con le Ferrovie federali svizzere (Ffs) e la Città, annunciava l’avvio delle installazioni di cantiere per il manufatto, uno dei punti focali del progetto StazLu1. Il sottopasso rappresenta infatti l’elemento di partenza volto a migliorare la qualità del trasporto pubblico e la fluidità del traffico privato nei pressi della stazione Ffs di Lugano. Oltre al tunnel Genzana, nel ‘Comparto Besso’ sono previsti un nuovo autosilo, un nodo intermodale dei trasporti pubblici, un atrio di interscambio, il sottopasso Besso alta e altri interventi viari. Tutti lavori che sottostanno al sottopasso.
«Era importante avere questa sentenza – afferma Lombardi – affinché si potesse mantenere il calendario previsto per i lavori. Salvo imprevisti, che fanno sempre parte della storia umana, la conclusione del cantiere è prevista per il 2027».
Il Tram, in un’altra sentenza datata 2 gennaio, ha confermato la decisione del CdS di annullare il bando per la progettazione esecutiva della rete Tram-Treno del Luganese. L’iter relativo a quest’opera – che dovrebbe circolare dal centro di Lugano a Bioggio, con un ramo che procede verso nord-est fino a Manno e l’altro verso sud-ovest per ricongiungersi con il tratto già esistente che porta a Ponte Tresa – è stato contraddistinto da innumerevoli controversie sia a livello di tracciato, avversato da ricorsi, sia nell’ambito degli appalti.
Non è dunque la prima volta che il progetto fa tappa al Tram. Più di recente, lo scorso 29 ottobre, il CdS ha interrotto e annullato il concorso per l’aggiudicazione delle prestazioni di progettazione esecutiva, tappa prioritaria, della rete. Ovvero la parte centrale, quella che dal piano del Vedeggio dovrà raggiungere in galleria il centro di Lugano. La decisione era stata presa, si legge, “in quanto nessuna delle offerte presentate soddisfa i criteri di idoneità imposti dal bando”. Intanto, “le offerte sono scadute e il Cantone Ticino non è più committente dell’opera”. La gestione del progetto era infatti stata affidata a una società creata ad hoc, la Rttl Sa. Tale decisione era stata tuttavia impugnata dal Consorzio Lugano Mobilità e il delicato dossier è ripiombato nelle mani del Tram. Il verdetto che emerge dal documento è che i giudici cantonali hanno ritenuto che la volontà del Cantone di interrompere e annullare il bando “appare fondata su un motivo oggettivo che consiste, di fatto, nell’abbandono del progetto”. Anche perché la Rttl Sa “ha espressamente indicato che assumendosi la responsabilità dello stesso intende impostare il bando di concorso ex novo, a seconda delle proprie esigenze”. Come d’altronde ha fatto nelle scorse settimane per la realizzazione del tratto in galleria sotto alla Crespera, ma anche per altri bandi legati all’opera.