Titolo svizzero in bacheca, Stefania Carmine si impegna come volontaria a favore dell'associazione, che quest’anno ha compiuto 20 anni
Ci sono storie che si incrociano nel racconto di ognuno di noi. E questa è una storia di bambini, sacrifici, sofferenze, ma anche di riscatto e speranza. La storia di Stefania Carmine, la ragazza di Cadempino che in sella alla sua bicicletta, crampi o non crampi, non mollava mai i pedali facendoli correre a mulinello, e dall’altra parte quella di Alessia, una bimba malcantonese che a soli tre anni non sopravvive a una complicazione da polmonite, a un certo punto si sono incrociate nelle misteriose traiettorie della vita.
Stefania Carmine oggi ha 58 anni ed è titolare di un studio immobiliare, ma il ricordo delle sue gesta è ancora vivo nella memoria collettiva: quella giovane che, nel 1982, conquistò il titolo di campionessa svizzera di ciclismo, facendo esultare l’intero Ticino. Alessia nasce più tardi, e nel 2003 lascia un vuoto doloroso senza coppe e medaglie. L’anno dopo, il 23 marzo 2004, a Vernate, la madre Betty Walter Barchi fonda l’Associazione Alessia, che quest’anno compie 20 anni. L’associazione, nata con lo scopo di raccogliere fondi per le cure dei pazienti pediatrici, è diventata nel frattempo grande, come lo sarebbe ora Alessia che vive attraverso di lei, sostenendo circa 200 famiglie all’anno con figli ammalati. Dietro ai risultati, la passione e la dedizione. Per prime quelle di Betty Walter Barchi, che ha cresciuto questa importante realtà, regalando al territorio due incubatrici da trasporto per neonati, un’ambulanza pediatrica, dotando le autoambulanze e le automediche del cantone con borse contenenti le attrezzature necessarie per il pronto intervento sui bambini e, «su impulso dell’Ospedale San Giovanni che ne aveva la necessità, abbiamo comprato un simulatore robotico e una cabina audiometrica pediatrica. Le attrezzature che abbiamo regalato sono costate più di un milione di franchi e le abbiamo finanziate grazie ai nostri soci, a donazioni e alle entrate del mercatino che abbiamo a Giubiasco».
Soldi che non cadono dal cielo, ma sono stati raccolti in una sorta di grande staffetta solidale alla quale partecipa anche l’ex campionessa svizzera di ciclismo: «Conoscevo l’associazione per nome, perché è una realtà molto radicata nel territorio, ma sapevo poco dei suoi scopi sociali. Per caso un giorno sono andata al mercatino benefico di Giubiasco e sono rimasta colpita da quanto è stato costruito per i bambini, che hanno bisogno di cure mediche oltre Gottardo. Mi ritengo una persona pragmatica, mi piace lavorare per raggiungere un obiettivo (la mentalità da sportiva è rimasta…, ndr) e quando mi è stato chiesto di aderire come volontaria per il mercatino, aperto tre giorni a settimana (mercoledì e giovedì dalle 13.30 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 17), non ci ho pensato due volte e mi sono messa a disposizione». Carmine da quasi tre anni non manca un appuntamento al sabato pomeriggio nel grande magazzino occupato da una miriade di oggetti di brocante, dove ogni franco delle vendite viene investito per migliorare il sostegno pediatrico in Ticino, pagando cure non rimborsate dalla cassa malati, spese di alloggio per i genitori con figli ricoverati fuori cantone, costi di traduzione per comunicare con i dottori, accompagnamento nelle gravidanze a rischio. «Siamo diventati un punto di riferimento per le famiglie alle prese con sfide difficili da affrontare» aggiunge Barchi Walter.
Storie di prove, certo, perché la vita a volte funziona così, ma anche di capacità di elaborare e superare le difficoltà, con un inno alla vita al di là e al di sopra di tutto. Per i 20 anni dell’Associazione Alessia, venerdì 20 dicembre, alle 18 in via Linoleum 9B a Giubiasco nella sede del mercatino, si celebrerà il qui e ora, con la voglia di regalare anche un domani, con un concerto di Natale. «Un coro composto da 17 bambini e ragazzi, dai 6 ai 14 anni, provenienti dalle Tre Valli, diretti da Nicla Bontadelli, per un momento magico, di festa seguito da buffet a offerta libera. L’entrata è gratuita, come dovrebbe essere ogni autentico gesto di apertura verso gli altri. Siete tutti i benvenuti!», invita Stefania Carmine.