Ristrettezze finanziarie anche in una delle capitali industriali del cantone, dove il Municipio fa tre proposte al Legislativo per l’imposizione fiscale
Bioggio vede rosso. Anche in quello che è ancora uno dei Comuni ticinesi più ricchi è tempo di ristrettezze finanziarie. Il Preventivo 2025 contiene infatti una serie di misure di risparmio come pure aumenti di tasse. E, verosimilmente, di imposte. In questo caso il condizionale è d’obbligo, in quanto il Municipio si è mosso in modo decisamente atipico: non ha sottoposto al Consiglio comunale (Cc) un’unica proposta per il moltiplicatore, ma tre. E tutte prevedono importanti disavanzi d’esercizio. Altra anomalia: il Cc non si esprimerà alla seduta del 17 dicembre, votando il Preventivo, ma solo in primavera quando toccherà al Consuntivo 2024.
Perché queste scelte? «Lo sgravio dell’utile dell’aliquota sull’utile dall’8 al 5,5% causerà una riduzione del 30% del gettito delle persone giuridiche (si prevede circa un milione di franchi a Bioggio, ndr). Per compensarla, ora si può differenziare i moltiplicatori d’imposta – spiega Daniele Bianchi, vicesindaco facente funzione di sindaco –. Pertanto abbiamo deciso di proporre tre varianti, per dare una scelta al Cc e la possibilità di riflettere e discutere adeguatamente proprio perché siamo in una situazione di transizione. Come Municipio stiamo cercando un dialogo franco e trasparente con il Cc e la condivisione è fondamentale. Per lo stesso motivo abbiamo deciso di posticipare il voto alla discussione sul Consuntivo, quando avremo dati più attendibili. Nel Preventivo abbiamo comunque dato un’indicazione». Ovvero: un aumento di 3 punti, dal 65 attuale al 68%, per le persone fisiche e di 10 punti, quindi al 75% per le giuridiche.
Considerato che il fabbisogno d’imposta è stato calcolato in circa 11 milioni di franchi, circa 1,5 milioni in più rispetto al Preventivo 2024, la variante prediletta dall’Esecutivo prevede un gettito di quasi 10,1 milioni e un disavanzo di circa 930’000 franchi. Se alla fine il Cc dovesse optare invece per lo status quo, cioè lasciare al 65% il moltiplicatore per tutti, il gettito si ridurrebbe a 9,4 milioni e il disavanzo crescerebbe invece circa a 1,7 milioni. Una variante mediana è la terza, che prevede il moltiplicatore invariato per le persone fisiche ma di aumentare ancor di più (all’82%) quello per le giuridiche, con esito simile alla prima variante: gettito di poco superiore ai 10,1 milioni e un disavanzo di quasi 900’000 franchi. Il Municipio, come detto, ha già fatto la sua scelta. «Chiediamo un ulteriore sacrificio (dopo l’aumento del moltiplicatore dal 57 al 65% nel 2023, ndr) ai cittadini, necessario per affrontare l’importante investimento della scuola dell’infanzia».
A inizio novembre è infatti iniziato il cantiere, che dovrebbe terminare entro la fine della legislatura. «Si tratta di una spesa da 10 milioni di franchi, ossia 2,5 milioni all’anno che da soli rappresentano il 57% degli investimenti per il 2025. È un progetto molto importante, che completerà il comparto scolastico per i prossimi trenta-quarant’anni». Da lì la volontà di aumentare il moltiplicatore, in particolare per le persone giuridiche. Ma un comune come il vostro, con una vasta zona industriale, resterebbe competitivo per le aziende? «Secondo noi sì. Nelle vicinanze abbiamo tutto per far sì che un’azienda possa lavorare bene: infrastrutture e servizi efficienti, trasporto pubblico, uscita autostradale e anche l’aeroporto. E il moltiplicatore non è più il primo criterio per scegliere un territorio sul quale insediarsi. Inoltre, grazie all’aliquota sull’utile ridotta le aziende pagheranno comunque meno tasse di prima, anche alzando l’imposizione al 75%».
Ma come valuta la Sezione enti locali (Sel) del Cantone questa scelta del Municipio? Esecutivo che, ricordiamo, si trova in una situazione molto particolare dopo l’arresto, e la conseguente sospensione dalla carica, lo scorso agosto del sindaco Eolo Alberti, indagato per appropriazione indebita e amministrazione infedele per delle presunte malversazioni. «Che il moltiplicatore d’imposta venga deciso separatamente rispetto al Preventivo è rarissimo – osserva il capoufficio della Sel, Marzio Della Santa –. C’è questa meccanicità nel presentare tutto assieme ma c’è allo stesso tempo un margine di autonomia comunale, che Bioggio ha esercitato. C’è un tempo di discussione che può essere allargato soprattutto in tempi di incertezza, come sono quelli attuali a causa dei cambiamenti fiscali, ed è comprensibile che si facciano riflessioni più accurate».
I prossimi mesi si prospettano dunque densi di riflessioni. E non mancheranno gli spunti. Il Preventivo contiene infatti una serie di misure di risparmio. Ogni dicastero farà la sua parte. A cominciare dal taglio lineare del 10% delle indennità annuali per tutti i membri dell’Esecutivo e tutti quelli del Legislativo. Un’altra misura per la quale sarà necessario rivedere il Regolamento organico comunale è una riduzione del 50% dei contributi ai partiti politici del paese. Verrà inoltre stralciato il gettone (40 franchi all’ora) per municipali e consiglieri comunali per la presenza ai seggi elettorali. «La nostra è una politica di milizia – osserva Bianchi – e il piacere di mettersi a disposizione per la cosa pubblica anche a titolo volontario va preservato». Similarmente a quanto avverrà a Lugano, verranno ridotti i costi per l’invio del materiale di voto, ovvero spese postali, buste, stampa delle carte di legittimazione. Giù del 50% anche le spese di rappresentanza.
Tagli anche in ambito degli eventi: «Si è deciso di lasciare alle diverse associazioni ricreative delle frazioni l’organizzazione dell’evento natalizio 2025, e verranno sostenute finanziariamente con un contributo una tantum di 500 franchi». Tagli anche in ambito culturale: ridotti del 50% i contributi all’Orchestra della Svizzera italiana, come anche (da 200 a 120 franchi pro capite) quelli agli studenti delle scuole di musica. Un capitolo a parte lo merita la gestione del personale amministrativo. Se da un lato non è previsto nessun adeguamento al carovita, ma solo il riconoscimento degli scatti salariali, dall’altra il Municipio sta valutando di rivolgersi a una società di consulenza esterna per un’analisi approfondita dell’organico, docenti esclusi. Anche in vista di un’eventuale aggregazione. «Proprio oggi ci incontreremo con gli altri Municipi (Aranno, Neggio e Vernate, ndr) coinvolti nel processo aggregativo per fare il punto dopo il rinnovo dei poteri comunali. L’obiettivo è concludere i lavori e arrivare al voto entro la fine della legislatura».
Per raddrizzare le finanze, il Municipio ragiona anche sulle entrate. Dal 1° gennaio, previa approvazione delle relative ordinanze municipali, aumenteranno alcune tasse. Quella sui cani passerà da 75 a 100 franchi, quelle di cancelleria si allineeranno ai Comuni vicini, e anche l’acqua costerà più cara. Circa l’80% delle economie domestiche sarà interessato da un aumento della tassa d’uso e ci sarà anche un rialzo della tassa di consumo dell’acqua potabile: il costo al metro cubo passerà da 1,15 a 1,45 franchi. Infine, dal 2025 non sarà più regalato il rotolo da 35 litri per i rifiuti a tutti i fuochi.