Si è spento il 24 novembre l’uomo che ha guidato il borgo dal 1968 al 1996. Il ricordo del figlio, e sindaco attuale: ‘Onesto e rigoroso, un esempio’
Oltre cinquant’anni di vita politica attiva. Si è spento domenica Mario Caratti, che è stato sindaco di Morcote dal 1968 al 1996, contribuendo a cambiarne il volto. Ma non solo: precedente è stato consigliere comunale (dal 1960, a soli 21 anni, al 1964), vicesindaco (dal 1964 al 1968) e poi di nuovo consigliere comunale (dal 1996 al 2012). Una lunga eredità, non solo nelle opere: l’attuale sindaco Giacomo Caratti è il figlio. «Quando ero bambino – ricorda –, mi diceva ‘lascia stare la politica, si mangia troppa rabbia’. Poi, però, pian piano mi ha dato l’esempio e mi ha trasmesso la passione». Seguirne le orme è stato quindi qualcosa di «naturale. E lo stesso discorso vale per l’azienda di famiglia (la Caratti Costruzioni, ndr)».
Cinquantadue anni di attività, quella di Mario Caratti per la politica era una passione dunque smisurata. «Una ‘malattia’ direi, e contagiosa anche (sorride, ndr)» ci dice il figlio. «Sin da quando ero piccolo, che papà era ancora sindaco (Giacomo Caratti è del 1984, ndr), abbiamo colto il suo impegno e il suo amore per il paese, che ci ha trasmesso in maniera molto forte. Era una persona molto rigorosa, onesta e corretta. Per lui il bene pubblico era prioritario, non ha mai anteposto i propri interessi personali al bene di Morcote». Una passione per la politica che i Caratti hanno da generazioni, tanto che il nonno di Mario, anch’egli Giacomo, è stato il fondatore della sezione morcotese del Partito socialista. «Papà invece credeva molto nei principi del Partito liberale radicale, che sotto la sua guida ha raggiunto la maggioranza, dapprima relativa e poi assoluta, in un comune che quando lui ha iniziato a fare politica era ancora una roccaforte dell’allora Partito conservatore (oggi Centro, ndr)».
Alla guida del borgo per quasi trent’anni, l’ha visto cambiare volto. Contribuendo a realizzare numerose opere: uno dei primi impianti di depurazione delle acque del cantone, la scuola dell’infanzia, i parcheggi pubblici, la casa per anziani anch’essa tra le prime in Ticino. Il grande progetto incompiuto è stata la circonvallazione in galleria del paese. Di formazione ingegnere, ha anche lavorato molto, in sinergia con il Cantone, per la tutela del nucleo storico di Morcote, riconosciuto come uno dei più belli della Svizzera. Grazie a questa preservazione, a Morcote è poi arrivato il grande turismo, «non perché abbiamo costruito qualcosa di bello ma perché abbiamo saputo mantenere qualcosa di autentico». Oltre alla politica, il suo impegno verrà ricordato anche nell’associazionismo. È stato, fra l’altro, presidente della Fondazione Caccia Rusca e nel comitato dell’Associazione amici dei restauri del complesso monumentale di Morcote.
Le esequie si terranno mercoledì al cimitero di Lugano alle 10.30. Alla famiglia, agli amici e ai conoscenti giungano le condoglianze della nostra redazione.