laR+ Luganese

Il dissesto finanziario a Campione d’Italia è alle spalle

Il crac del 2018 è sempre più lontano e tutto lascia presagire che nel 2025 il Comune riuscirà a risarcire tutti i propri debiti

Splende finalmente il sole sull’enclave
(Ti-Press)
14 novembre 2024
|

Sull’evoluzione positiva dei debiti comunali c’è un cauto ottimismo a Campione d’Italia. Tutto lascia prevedere che nel 2025 il Comune riuscirà a pagare tutti i debiti (causa del dissesto finanziario del 2018), grazie soprattutto ma non solo alla cessione dei ‘gioielli di famiglia’. Ne sono convinti il sindaco Roberto Canesi e Luca Corvi che da un anno e mezzo presiede l’Organo straordinario di liquidazione (l’ufficiale pagatore dei debiti, oltre 30 milioni di euro, accumulati dal Comune nel periodo 2015-20).

Canesi non si ricandiderà

“L’anno prossimo l’amministrazione comunale riuscirà a pagare tutti i debiti (9 milioni di euro quelli ancora in sospeso, ndr) – sostiene Corvi –. Il Comune non è più in dissesto finanziario”. Entro la fine di quest’anno saranno pagati i creditori privilegiati, dipendenti ed ex dipendenti comunali, perciò i debiti si dimezzeranno. Il sindaco dell’enclave, che da tempo ha fatto sapere che non sarà della partita in occasione delle prossime elezioni amministrative (salvo rinvio di un anno, per i piccoli Comuni si voterà nella primavera 2025), osserva: “Sono convinto di chiudere il mio mandato senza debiti, lasciando a chi prenderà il mio posto la possibilità di disporre ogni anno di un avanzo di quattro milioni di euro”. Previsioni che fanno leva sulla cessione di alcuni ‘gioielli di famiglia’, fra i quali l’ex masseria di Sant’Evasio ad Arogno e un comparto urbanistico del quale si è parlato a lungo negli anni scorsi, riemerso dopo che sembrava essere calato il silenzio.

Sant’Evasio e non solo

A breve la Fondazione di Lugano che rappresenta una congregazione religiosa da decenni attiva nel mondo dell’istruzione depositerà alle autorità di Bellinzona un progetto per il recupero dell’ex masseria (110mila quadrati di superficie, oltre a diversi immobili, fra i quali una chiesetta, che non potranno essere demoliti), con l’obiettivo di “realizzare un’iniziativa educativa e sociale, destinata agli allievi di scuola elementare, scuola media e liceo internazionale”. La cessione dell’ex masseria porterà alle casse comunali 200mila franchi che saranno girati all’Osl. Una somma ben più consistente (oltre 7 milioni di franchi) è attesa dal comparto urbanistico, la cui cessione dovrebbe concretizzarsi entro la fine del mese. Per ora non vengono forniti particolari sull’operazione che a buon fine cambierà il volto a una vasta area (27mila metri quadrati) dell’enclave.