Luganese

Nasce la Rete fondazioni anziani Lugano

Dal 1° gennaio 2025 Cà Rezzonico (Lugano) e Fondazione Opera Charitas (Sonvico) daranno il via al progetto di messa in rete dei due istituti

I Consigli di fondazione
22 ottobre 2024
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Dal prossimo 1° gennaio Cà Rezzonico (Lugano) e Fondazione Opera Charitas (Sonvico) daranno ufficialmente il via al progetto di messa in rete dei due istituti dando vita a Refal, la Rete fondazioni anziani Lugano. Si tratta di un cambiamento che guarda al futuro e che, attraverso la collaborazione, mira a ottenere quelle competenze necessarie a rispondere alle sfide di un settore in continua evoluzione che si confronta con l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del fabbisogno di cure e di assistenza da parte degli anziani e la carenza di risorse.

Promossa “con convinzione”, come si sottolinea in un comunicato delle due fondazioni, “l’iniziativa punta sulla condivisione di procedure e risorse e mira a valorizzare al meglio le rispettive competenze per offrire all’anziano un servizio sempre più specializzato e personalizzato”. Nel concreto, “si prevedono sinergie dal punto di vista amministrativo e tecnico-sanitario, come la condivisione di figure specialistiche, nonché la realizzazione di economie di scala per ottenere una maggiore efficienza interna e ridurre i costi, condividendo, per esempio, l’approvvigionamento di prodotti, strumenti di gestione della qualità, strumenti informatici, e molto altro”. Nella nota si sottolinea che “mettersi in rete non significa fondersi: ogni struttura manterrà la propria identità, indipendenza e guida attraverso i rispettivi Consigli di Fondazione, continuando a garantire la stessa filosofia e il rapporto umano con i residenti”.

A beneficiare di questa operazione saranno “in primis gli ospiti, che potranno contare su di un servizio proposto su misura delle loro esigenze e in grado di gestire al meglio quadri clinici sempre più complessi”. Un’opportunità anche per i collaboratori per i quali “non vi saranno cambiamenti né sul fronte delle condizioni lavorative e contrattualistiche, né dell’organico”. Per loro si aprono “prospettive del tutto inedite, potendo avvalersi di un’accresciuta proposta formativa che permetterà loro di crescere dal lato professionale, ad esempio grazie alla possibilità di muoversi ‘agilmente’ da una casa all’altra per fare esperienza in ambiti di attività diversi dal proprio”.