Interpellanza chiede spiegazioni e informazioni sulle fonti alle quali si approvvigiona la società partecipata (al 100% della Città di Lugano)
“Per quale motivo la percentuale dell’energia non rinnovabile, in particolare di energia nucleare, dichiarata da Ail Sa non è diminuita negli ultimi 4 anni? Quali sono i piani per ridurre o eliminare gradualmente l’uso dell’energia nucleare nella produzione locale di elettricità? In che modo la cessazione dell’energia nucleare si allinea con gli obiettivi climatici della Città? La cittadinanza sarà coinvolta nel processo decisionale relativo alla cessazione dell’uso dell’energia nucleare e nella definizione delle alternative energetiche? Da dove proviene l’energia nucleare fornita da Ail Sa?”. Sono le domande contenute nell’interpellanza presentata al Municipio dai consiglieri comunali di Lugano Sara Beretta Piccoli e Dario Petrini.
L’atto parlamentare prende spunto dalla certificazione di Città dell’energia, ottenuta da Lugano nel 2019. Un marchio di qualità attribuito da una commissione indipendente agli enti locali che promuovono iniziative concrete per l’uso efficiente dell’energia, la tutela del clima e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Recentemente a tutti cittadini è arrivata la bolletta dell’elettricità di Ail Sa, mentre lo scorso 14 novembre la Città ha ottenuto la seconda certificazione federale che riconosce le politiche degli enti comunali in ambito energetico e ambientale, label conferito ai Comuni che promuovono con iniziative concrete l’uso efficiente dell’energia, la tutela del clima e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tuttavia, le statistiche delle Ail Sa mostrano che l'energia proveniente da fonti non rinnovabili è ancora molto elevata.