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Dopo anni d’attesa, Cadro ha una nuova Scuola d’infanzia

All’interno dell’edificio trovano spazio anche la mensa scolastica e il servizio doposcuola. La Città: ‘Traguardo raggiunto in tempi brevi’

Una panoramica della sede
(Città di Lugano)
2 ottobre 2024
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Il quartiere di Cadro le attendeva da anni. E oggi questo desiderio si è finalmente avverato: bambine e bambini potranno finalmente usufruire di una nuova Scuola dell’infanzia e di una mensa per le Scuole elementari adiacenti. Da un mese a questa parte, i piccoli protagonisti di questi spazi hanno potuto iniziare un nuovo capitolo. Sono 68 gli allievi dell’asilo con quattro docenti titolari; mentre nelle Elementari gli alunni – divisi in tre classi – sono 107 con sette docenti, tre insegnanti di materie speciali e un docente d’appoggio. Nella corte del centro scolastico, oggi, c’erano anche alcuni di loro, pronti insieme ad autorità, insegnanti e genitori, a inaugurare questo traguardo, colmi di entusiasmo ed energia.

Quattro sezioni, cento allievi

Il progetto – dal costo totale di circa 11,5 milioni di franchi – ha portato alla creazione di un edificio composto da quattro sezioni (per un totale di massimo cento allievi) che si sviluppa su due livelli. Al piano di ingresso si trovano gli atri, che si affacciano su una piazza antistante; dietro di essi si trovano i refettori, con vista sul giardino interno, dotato di vari giochi, dove i bambini possono muoversi liberamente e in sicurezza. Al piano superiore si trovano gli spazi principali della scuola dell’infanzia, ovvero gli ambienti maggiormente frequentati dai bambini: le aule ‘tranquille’, quelle per il movimento e gli spazi dedicati alle cure igieniche.

Finalmente si è avverato, si diceva. «E in tempi brevi – ha affermato Raoul Ghisletta, capodicastero Immobili della Città di Lugano –. Per realizzare quest’opera ci sono voluti tre messaggi municipali (nel 2018, 2019 e 2020), ma nel giro di quattro anni si è riusciti a consegnare alla popolazione una nuova struttura. Un ottimo traguardo se si pensa al tempo medio di realizzazione delle opere pubbliche».

In favore della conciliabilità famiglia-lavoro

Nel nuovo ampliamento collegato alla scuola elementare – progettata nel 1980 – sono stati inseriti la mensa, che può offrire fino a 100 pasti al giorno per gli allievi della scuola elementare, e gli spazi relativi al servizio del doposcuola. I bambini non dovranno dunque più fare capo alla mensa di Davesco-Soragno. Si tratta di adeguamenti ritenuti necessari da parte del Municipio per sostenere le famiglie nel conciliare vita professionale e cura dei figli. Un aspetto che Lorenzo Quadri, capodicastero Formazione, sostegno e socialità della Città di Lugano, ha sottolineato durante l’inaugurazione odierna: «Le mense scolastiche sono un servizio sempre più richiesto nell’ottica della conciliabilità famiglia-lavoro e il Municipio, nelle sue linee direttive, lo promuove». In questo modo, ha affermato Michele Foletti, sindaco di Lugano, «si permette alle famiglie di mantenere una continuità nel mondo del lavoro in un contesto iper-competitivo come quello odierno».

‘Aumentare l’offerta nei quartieri’

Un altro elemento rimarcato da Quadri è la scolarizzazione per quartieri. «Si tratta di un’opera attesa da tempo e che rappresenta un principio importante, e non scontato, che caratterizza Lugano. Ci sono Comuni che centralizzano le sedi scolastiche riducendone quindi il numero e la presenza sul territorio. La Città ha fatto invece una scelta diversa, aumentando l’offerta nei quartieri. Lo dimostra il fatto che nel giro di un anno questa è la terza inaugurazione. L’anno scorso è stato il turno di Sonvico e Molino Nuovo».

L’intero comparto, che si estende su una superficie di 12'540 metri quadrati, è composto anche da due grandi spazi aperti a disposizione delle due scuole. L'ampliamento dell'edificio esistente definisce un'ampia piazza d'ingresso alla scuola elementare, che acquista un carattere pubblico e si presta a diventare uno spazio di incontro e aggregazione per i bambini, nonché un’area per gli eventi di quartiere.

Il progetto, denominato ‘Conseguente’, è stato ideato dallo studio di architettura Boltas Bianchi Architetti di Agno ed è stato edificato secondo lo standard energetico Minergie A. Il Cantone ha partecipato nella misura di 5 milioni di franchi.

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