Luganese

Rally in Alto Malcantone, ‘solo il Municipio era contrario’

Il Consiglio di Stato risponde all’interrogazione di Valsangiacomo (Verdi): ‘Non si tratta di una prevaricazione’, la competenza decisionale è del Cantone

Il 26esimo rally del Ticino si terrà il 27 e il 28 settembre
(Archivio Ti-Press )
23 settembre 2024
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Questo fine settimana, i motori torneranno a rombare in Malcantone. Una decisione presa dal Consiglio di Stato (CdS), nonostante il rifiuto opposto dal Municipio di Alto Malcantone, che tuttavia secondo il CdS stesso sarebbe “privo di una motivazione chiara e circostanziata”. L’opinione governativa emerge dalla risposta all’interrogazione di Nara Valsangiacomo nella quale, la granconsigliera verde, ha chiesto perché non “è stata rispettata la volontà del Comune malcantonese di annullare il rally”.

Il CdS tiene a precisare che “non si tratta di una prevaricazione, ma di una decisione emessa considerando i singoli pareri espressi”. Tra questi, ci sono quello del Municipio, della Polizia cantonale, degli uffici Natura e paesaggio e Caccia e pesca del Dipartimento del territorio: “In relazione all’inquinamento ambientale la Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo ha indicato che il Rally si svolge al di fuori dal periodo di divieto indicato nel Piano di risanamento dell’aria. Questa è la sesta delle dieci manifestazioni motoristiche autorizzabili annualmente secondo il Piano”.

Dal profilo della sicurezza il CdS segnala quanto affermato dall’Automobile Club Svizzero: “Nell’analizzare la documentazione trasmessa abbiamo rilevato come in parte le misure di sicurezza previste vadano ben oltre gli standard minimi previsti della Federazione internazionale dell’Automobile, in particolare per quanto concerne la presenza di mezzi di soccorso lungo il percorso di gara, prevedendo inoltre la presenza di agenti di sicurezza privati nei punti di maggiore presenza di pubblico”.

‘Gli unici pareri contrari provenivano dal Municipio’

La decisione presa è anche figlia di una legge federale: “La competenza a rilasciare l’autorizzazione per le manifestazioni sportive con veicoli a motore o con velocipedi su strade aperte al pubblico è della Sezione della circolazione e non dei Municipi”. Nonostante questa legge, la competizione motoristica era stata programmata nella Valle di Muggio e in seguito annullata proprio per il veto alla manifestazione, posto dal sindaco di Breggia, Stefano Coduri, anche se non tutti i Comuni attraversati dal circuito erano contrari. Questa volta, il CdS, non ha voluto ascoltare il parere dei contrari perché “dopo aver ricevuto unicamente pareri favorevoli allo svolgimento della gara”, è stato constatato che “l’unico parere contrario proveniva dal Municipio di Alto Malcantone”. Tra l’altro, “quest’ultimo dapprima si è limitato a rinviare la decisione non motivata e, a precisa richiesta di ulteriori chiarimenti, ha risposto che ‘preferisce non rilasciare informazioni relative al motivo della decisione’”.

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