In una mozione il consigliere nazionale sostiene che la situazione del traffico ‘è fonte di disagio e malcontento presso la popolazione’
Il traffico nel Luganese in alcune ore della giornata è intenso. Un fatto che viene discusso sia in città che a Berna. E proprio al Consiglio federale (Cf), dopo l’interpellanza depositata poco prima dell’estate, il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega), non soddisfatto della risposta ricevuta, chiede, questa volta con una mozione, di spegnere i semafori alle gallerie del San Salvatore e di Collina d’Oro.
Questo secondo atto parlamentare viene motivato da Quadri sostenendo che “il Cf ha assunto una posizione di totale chiusura: sia nei confronti di una valutazione costi-benefici degli impianti semaforici in oggetto, sia davanti all’ipotesi di un loro spegnimento, anche in prova. Il governo non adduce alcuna argomentazione, ma si richiama a ‘motivi di sicurezza’. Senza considerare che fino a pochi anni fa i semafori non c’erano”.
Nella mozione, Quadri sottolinea che “fin dalla loro messa in servizio, gli impianti hanno generato malcontento, poiché contribuiscono a rendere ancora più difficoltoso il transito su tratte autostradali già intasate. Le code generate dai semafori provocano delle ‘uscite anticipate’ dall’autostrada a Lugano Nord con il traffico pendolare che va ulteriormente a congestionare le strade cantonali o comunali. La situazione è fonte di forte disagio e malcontento presso gli enti locali e la popolazione”.
Il Cf nella risposta all’interrogazione di giugno aveva sostenuto di essere consapevole “che l’attivazione dei semafori comporta effetti negativi sulla viabilità dell’intera regione”, ma per ovviare ai problemi di viabilità nel Luganese “nel dicembre 2022 ha approvato il Progetto generale Polume che, lungo il tratto Lugano-Mendrisio, prevede l’utilizzo della corsia di emergenza durante le ore di punta”; una soluzione che Quadri valuta come non sostenibile date le lunghe tempistiche previste per la realizzazione del Polume.