L’evento ha riunito sabato 7 settembre oltre 200 partecipanti tra atleti, appassionati e figure istituzionali alla piscina olimpionica di Lugano
Il nuoto come metafora vivente di coesione sociale. Questo l’obiettivo (raggiunto con successo) della prima edizione della manifestazione ‘Bracciate aperte’, che si è tenuta sabato 7 settembre, dimostrando il potere inclusivo dello sport. L’evento, organizzato da Rotary Club Lugano, in collaborazione con Sport is life (Sil), ha riunito oltre 200 partecipanti tra atleti, appassionati e figure istituzionali alla piscina olimpionica del Lido di Lugano.
Come dichiarato dal presidente del comitato di organizzazione, Hamid-Reza Khoyi – si legge in una nota – “l'iniziativa ha dimostrato che il vero successo non si misura solo in termini di risultati sportivi, ma nella capacità di creare momenti di condivisione, supporto e crescita reciproca”. All’evento ha partecipato anche la nuotatrice olimpica Manuela della Valle. Tra i momenti più emozionanti della giornata, “si sono distinti gli interventi al microfono di Andrea Callegher e Marina Lurati, due dei tanti atleti speciali che hanno partecipato alla manifestazione, i quali hanno condiviso le loro sensazioni e il significato che ‘Bracciate aperte’ ha avuto per loro.
Il sogno, espresso durante tutto l'evento, è quello di rendere ‘Bracciate aperte’ un appuntamento fisso, capace di crescere e accogliere sempre più persone, rendendo l’inclusione e il nuoto una tradizione consolidata.