Luganese

Foce, il Circolo velico di Lugano si accorda con la Città

Raggiunta un'intesa per realizzare il nuovo pontile fisso e il molo frangiflutti al porto. Il sodalizio cede la proprietà e pagherà un affitto

Schema della strategia di riordino, in rosa i tratti della riva che vengono ‘liberati’ e resi fruibili
(Città di Lugano)
6 settembre 2024
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Quattro milioni e duecentomila franchi. A tanto ammonta la richiesta di credito relativa alla realizzazione del nuovo pontile fisso e del molo frangiflutti al porto della Foce del Cassarate. Nel messaggio, il Municipio chiede, se possibile, di trattarla come prioritaria in quanto lo stato attuale del frangiflutti non garantisce più la protezione e la sicurezza al porto e ai natanti e fa sapere che l’opera è inserita nel Piano finanziario. La proposta e il progetto sono stati sottoposti al comitato del Circolo velico che ha accettato. Gli interventi sono necessari dopo che la struttura si è spezzata in due a causa del vento tempestoso, anche oltre i 100 km/h, che ogni tanto schiaffeggia il Luganese, come successo tra l’ottobre scorso e l’aprile di quest’anno e inizio aprile 2024. L’ultimo evento meteorologico estremo, avvenuto il 30 marzo e il 1° aprile scorsi, la struttura si è spezzata in due. Le riparazioni di fortuna effettuate non hanno dato garanzie di sicurezza e durabilità.

Come aveva spiegato nella risposta a un atto parlamentare, la Città non era proprietaria del frangiflutti e del pontile in zona foce del Cassarate, bensì del Circolo velico Lago di Lugano, che incassa pure le locazioni. Il Municipio ha pertanto avviato una trattativa con il sodalizio e le parti hanno trovato un accordo. L’assemblea del sodalizio, inoltre, ha approvato la cessione dell’attuale proprietà alla Città. Il circolo pagherà un affitto pari a 80’000 franchi all’anno. L’accordo avrà una durata di 30 anni al termine del quale verranno ridiscussi i termini tra le parti; la proprietà del porto rimarrà in mano alla Città.
Il Circolo velico sosterrà il finanziamento iniziale dell’opera con 400’000 franchi, un importo che ha accantonato negli scorsi anni, proprio pensando alla realizzazione del nuovo molo frangiflutti. Tale contributo viene considerato come un anticipo del canone annuo d’affitto, scrive il Municipio nel messaggio.

Non solo. L’Esecutivo precisa che l’ampliamento del porto della Foce, così come in futuro degli altri due porti (Lanchetta e Belvedere) è incluso nella strategia voluta dalla Città del riordino dei posti barca consolidata nel Masterplan Lungolago e Centro. Questo permetterà di liberare le rive del lago dando maggiore fruibilità alla popolazione di questi preziosi scorpori sul lago. Il riordino complessivo non si limiterà alle imbarcazioni private, che saranno concentrate nei porti, ma sarà esteso alle imbarcazioni commerciali (come i pedalò), agli imbarcaderi della navigazione pubblica e ai posti temporanei (“posteggi” per soste brevi).

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