Luganese

Entra in vigore il nuovo regolamento sociale di Lugano

Lo strumento di sostegno alle persone in situazione di disagio economico è stato approvato dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale della passata legislatura
(Ti-Press)
4 settembre 2024
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Il nuovo Regolamento comunale in ambito sociale della Città, approvato dal Consiglio comunale il 2 ottobre scorso, è entrato in vigore lo scorso 1° settembre. Il Regolamento è stato aggiornato per rispondere più efficacemente alle molteplici sollecitudini legate al fenomeno della povertà. Le prestazioni sociali comunali hanno lo scopo di sostenere puntualmente e in maniera risolutiva le persone che si trovano, anche solo temporaneamente, in una situazione di disagio economico. È stata inoltre rafforzata la consulenza all’utenza.

Categorie svantaggiate e ambiti di intervento

Il nuovo strumento è frutto di un’analisi approfondita avvenuta nel corso degli ultimi anni che ha considerato non solo l’evoluzione della povertà a Lugano, come evidenziata dallo Studio Tiresia del 2021 “Una radiografia della situazione socioeconomica della popolazione residente”, ma anche l’esperienza dei servizi della Divisione Socialità e le linee strategiche contro la povertà elaborate nella passata legislatura. La Città ha introdotto altri elementi nella riflessione, come le categorie svantaggiate e i potenziali ambiti di intervento, per ampliare le misure nella lotta alla povertà. Tra le categorie svantaggiate, ci sono le famiglie monoparentali, le persone che vivono sole, quelle sprovviste di formazione post-obbligatoria e senza attività lucrativa, i Neet (giovani che non lavorano e non sono neppure in formazione) e i cittadini con più di 50 anni senza occupazione. Tra i potenziali ambiti di intervento troviamo le famiglie, le pari opportunità educative e formative, il sostegno alla prima infanzia, l’integrazione sociale e professionale, la formazione degli adulti, il recupero delle competenze di base, l’alloggio e l’indebitamento eccessivo.

Aiuti anche per i costi energetici

Le spese per le quali è possibile chiedere delle prestazioni sono le seguenti: abitazione primaria e deposito di garanzia per locazione dell’abitazione primaria; costi energetici dell’abitazione primaria (nuovo); cure mediche, comprese le cure dentarie; formazione e perfezionamento professionale; attività scolastiche ed extrascolastiche; partecipazione di minorenni a colonie, corsi estivi e doposcuola; servizi funebri e di sepoltura; eventi straordinari e altri bisogni puntuali (spese impreviste che incidono in modo rilevante). Rispetto al vecchio regolamento, è stata introdotta una nuova categoria di spesa, quella dei costi energetici dell’abitazione primaria e sono state specificate meglio alcune categorie di spesa. I limiti di reddito che danno accesso alle prestazioni sono stati inoltre adeguati verso l’alto.