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Alto Malcantone avrà (finalmente) le sue zone 30

Il Municipio ha presentato una richiesta di credito per implementare i limiti di velocità, come cerca di fare da oltre 10 anni

La prima raccolta firme risale a 14 anni fa
(Ti-Press (archivio))
5 settembre 2024
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Dopo oltre 10 anni di richieste, il Comune di Alto Malcantone dovrebbe finalmente ottenere le sue zone 30. Il Municipio ha infatti presentato la richiesta di credito per l'introduzione delle zone con limite di velocità di 30 km/h su tutte le strade comunali (e su alcuni tratti di strada cantonale), nelle frazioni di Arosio, Mugena, Vezio e Fescoggia, nonché per la posa di nuova segnaletica stradale. Breno rimane per il momento l'unica frazione esclusa, per via di limitazioni dovute ai parametri cantonali.

Una pratica avviata nel 2012

Come si legge nel messaggio, il Municipio ha intrapreso i primi passi ufficiali per limitare la velocità nei nuclei già 12 anni fa, ma secondo il vicesindaco di Alto Malcantone, Giorgio Panzera, delle zone 30 si era iniziato a parlare già prima. «Penso fossimo intorno al 2010 – ci spiega –, quando venne lanciata una raccolta firme di cittadini privati. È sempre stato un tema molto condiviso da tutta la popolazione, come da tutti i partiti e da ogni politico passato nelle ultime tre legislature».

Un battaglia decennale che non è stata esente da sfide, specie dopo che, nel maggio 2020, la Divisione delle costruzioni del Cantone preavvisò che l'introduzione delle zone 30 non fosse necessaria nè opportuna. A nulla valsero i tentativi dell’esecutivo di allora di tentare una mediazione, perché l’ottobre dello stesso anno, le autorità cantonali affermarono che “dal profilo della sicurezza stradale la riduzione del limite di velocità massima a 30 km/h non risulta una misura necessaria. Il livello delle velocità è infatti già moderato visto che il calibro stradale piuttosto ridotto e il tracciato sinuoso”.

«La prima proposta al Cantone era stata bocciata perché i tratti della strada toccati dal 30 all'ora erano troppo lunghi – spiega Panzera –. La seconda proposta invece era stata respinta perché questi erano troppo corti. Dunque diciamo che con uno sforzo congiunto tra noi, i pianificatori e il Cantone, il quale ci è venuto incontro, abbiamo trovato la miglior soluzione per tutti».

‘Il Municipio è soddisfatto’

Come detto, questo problema era molto sentito anche dalla popolazione locale. La zona infatti, è particolarmente soggetta al traffico giornaliero dovuto al passaggio dei frontalieri. «Vorrei dire che come Municipio siamo molto contenti – afferma il vicesindaco –. Siamo fiduciosi nel Consiglio comunale che sicuramente avrà anche un occhio critico ma costruttivo. E siamo anche contenti che con il Cantone che ci sia stato un dialogo costruttivo per trovare una soluzione». L’approvazione del credito verrà discussa nella seduta del Consiglio comunale (Cc) del prossimo 7 ottobre. Per l’implementazione delle zone 30, che, se tutto dovesse venir approvato, dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 e venir completata nel dicembre dello stesso anno, è stato chiesto un credito di 43mila franchi. A questi poi, vanno aggiunti oltre 193mila franchi per il rinnovo o completamento della segnaletica sulle strade comunali. « Sicuramente un credito importante – ammette Panzera –, ma probabilmente verrà implementato passo per passo e non tutto insieme. Dalle prime impressioni che ho avuto parlando con alcuni consiglieri comunali, sembra che al di là di qualche osservazione si voglia comunque far passare il messaggio». Per evitare che l'intero progetto venga bloccato da eventuali ricorsi, il Municipio ha suggerito che le pubblicazioni vengano suddivise nelle varie frazioni.

Breno unica frazione non toccata

Come detto, l'unica frazione che per la quale non c’è stato modo di trovare la quadratura del cerchio è Breno. «Purtroppo nella soluzione che abbiamo trovato con il Cantone abbiamo dovuto escludere Breno – dice Panzera –. Questo perché, sempre secondo il Cantone, non c’erano i parametri per implementare una zona 30, considerato che c'è già il marciapiede e altri dettagli. Dunque per il momento implementeremo le misure solo negli altri quattro nuclei, ma vedremo comunque di trovare delle soluzioni alternative, come ad esempio l'arredo urbano per rallentare i veicoli oppure un limite di 30 allora facoltativo».

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