A sostenerlo, un articolo (a firma Zio Bill) apparso sul ‘Mattino della Domenica’, in risposta all’interpellanza del Movimento per il socialismo
“Non esiste alcuna inchiesta parallela o segreta della Lega”. Non è esattamente una replica ufficiale – l’articolo è firmato Zio Bill –, ma essendo apparsa sul ‘Mattino della Domenica’ è riconducibile ai vertici del movimento di via Monte Boglia. Si tratta di una risposta informale all’interpellanza del Movimento per il socialismo (Mps), nella quale si sollevano dubbi sull’esistenza di un’inchiesta privata e appunto segreta, antecedente all’arresto di Eolo Alberti e all’avvio delle indagini della Magistratura, e che secondo i granconsiglieri avrebbe prodotto un rapporto finito sul tavolo del consigliere di Stato Norman Gobbi.
Quest’ultima eventualità, sempre secondo Giuseppe Sergi e Matteo Pronzini, sarebbe particolarmente grave dal punto di vista istituzionale, in quanto in contrasto con l’articolo 30 della Costituzione federale. “Da quando in qua – scrive Zio Bill – la Lega è un’autorità inquirente? La Lega, come già detto pubblicamente, ha raccolto delle informazioni, sulla scorta delle quali si è poi confrontata con Eolo Alberti. Quest’ultimo ha assicurato che era tutto a posto. Più in là di così, ovviamente, il Movimento (leghista, ndr) non poteva andare!”. Le informazioni raccolte alle quali si fa riferimento sono quelle delle quali hanno parlato Gobbi, in qualità di coordinatore della Lega, e uno dei suoi vice, Gianmaria Frapolli, all’indomani dell’arresto di Alberti per presunte malversazioni. I vertici leghisti hanno infatti ammesso che girassero delle voci sul conto del sindaco di Bioggio già da mesi e che quest’ultimo era stato sentito a suo tempo, e aveva negato ci fossero dei problemi.
Una smentita che evidentemente non è piaciuta in via Monte Boglia, tant’è che una presa di posizione dopo l’arresto è arrivata in tempi molto celeri. E sul domenicale il movimento rincara la dose: “In questa vicenda, la Lega è parte lesa dai presunti atti illeciti di un suo esponente”, si legge. Lesa, a livello d’immagine e politico, non giuridico: stando a nostre informazioni non è stata presa la decisione di costituirsi accusatori privati nel procedimento a carico di Alberti. Sindaco per il quale, ricordiamo, il giudice dei provvedimenti coercitivi ha recentemente deciso di prolungare di un mese la carcerazione preventiva, almeno fino al 20 settembre. Destino diverso per il 38enne contabile anch’esso indagato, che dovrebbe venir rilasciato nei prossimi giorni.