Grande successo per l’evento che il 24 agosto si è snodato sul lungolago fino a Paradiso. Prima edizione di una formula innovativa con grandi ambizioni
Oltre 15’000 persone lungo il chilometro e mezzo di lungolago tra il Belvedere di Lugano e la fontana dell’Acquaiola di Paradiso. Un successo «ben oltre le aspettative», quello della prima edizione della Splendida, manifestazione svoltasi sabato scorso e che – grazie anche a una formula innovativa che ha permesso di riunire quasi 150 espositori – ambisce a riscrivere le regole del gioco nel settore dei mercati a Lugano e non solo. Ne abbiamo parlato con gli organizzatori: Massimo Taffini, presidente della neocostituita Associazione Mercati di Lugano, e Marco Ultrocchi, responsabile Eventi del Comune di Paradiso e ideatore del brand.
«Il settore dei mercati è in difficoltà» premette Taffini, che gestisce una bancarella alimentare al mercato di Lugano. «Lo scorso maggio abbiamo deciso di creare un’associazione per cercare di cambiare le cose. Come tutti i sodalizi di questo tipo ha lo scopo di tutelare, anche legalmente, i soci, di interfacciarsi con le istituzioni. Ma in particolare ci piacerebbe proporre dei mercati che siano valorizzanti per le città e le località. Ad esempio, lo storico mercato di Bellinzona è gestito da professionisti che conoscono le esigenze di queste realtà e lo stesso accade in Svizzera tedesca. La gran parte dei mercati in Ticino invece è gestita da enti che faticano a valorizzarli». Quindi, per Lugano cosa si potrebbe fare? «Ci piacerebbe proporre una gestione autonoma, anche se supervisionata dall’ente pubblico. Offrire prodotti variegati e innovativi, che attirino non solo i luganesi ma anche i turisti. Il mio sogno sarebbe creare a Lugano una realtà attrattiva e paragonabile a quella di Bellinzona. La Splendida sicuramente ha aiutato a mostrare cosa siamo in grado di fare. Nel nostro piccolo abbiamo contribuito a creare un evento del quale siamo orgogliosi».
L’idea della Splendida si è concretizzata dopo un incontro fra Taffini e Ultrocchi, spiega quest’ultimo. «Sin da subito c’era l’idea di estendere le bancarelle su tutto il lungolago, partendo da Paradiso ma coinvolgendo naturalmente anche Lugano. Abbiamo allora parlato col Dicastero eventi della Città, che ha dato il suo supporto». La manifestazione si è praticamente autofinanziata, ma i Comuni hanno concesso gratuitamente l’utilizzo dello spazio pubblico, Paradiso ha dato un contributo per alcune spese artistiche, mentre Lugano ha aiutato con l’importante ampliamento degli allacciamenti elettrici su riva Caccia. E così è nata la Splendida: nove aree concertistiche, animazioni circensi come trampolieri e mangiafuoco, un villaggio per bambini, diverse aree food e naturalmente le bancarelle. Quasi 150. «Per la precisione 147, negli ultimi trent’anni non se ne sono mai viste più di 75 insieme, noi abbiamo fatto quasi il doppio».
Non solo quantità, ma anche qualità. «Oltre ai mercatari classici, abbiamo coinvolto anche i commercianti del posto. C’erano barbieri, estetiste, bancarelle di palestre e agenzie di viaggio, naturalmente bar e ristoranti. E poi anche di comunità straniere come brasiliani, libanesi e dominicani. Ciascuno ha visto nella Splendida un’opportunità per presentarsi, una vetrina. Ed è stato un successo ben oltre le aspettative» afferma Taffini. Una linea che si intende mantenere anche per le edizioni future, non solo a Lugano. «Questa tipologia di evento ha già ricevuto numerose richieste in diverse altre città della Svizzera e del Ticino. Stiamo preparando un ‘Tour La Splendida’ per il 2025». Un entusiasmo che si riflette anche nel boom di adesioni alla neonata Associazione Mercati di Lugano, che in quattro mesi di vita conta già novanta iscritti.
A contribuire al successo della manifestazione anche il fatto che sia stata a basso impatto su territorio e servizi comunali, spiega Ultrocchi: «Non abbiamo fatto chiudere il traffico, alle 23 hanno smesso di suonare e alla 1 era già tutto pulito e sgomberato». Infine, un aspetto non da sottovalutare: «La finalità principale della Splendida era quella di utilizzare il mercato per riscoprire una zona bellissima, ma forse un po’ in ombra, un po’ trascurata e poco sfruttata, come la riva Caccia. Spesso quando ci sono eventi a Lugano o a Paradiso, difficilmente poi la gente si muove a piedi fra i due centri, perché vede questo ‘vuoto’, che nel tempo è diventato quasi un blocco mentale. Riteniamo che questo progetto abbia permesso di riscoprire le potenzialità di quest’area. Ed è quel che vorremmo fare nelle altre località dove ci sposteremo».