Spacciatore condannato a 36 mesi di carcere

Espulsione dalla Svizzera per 10 anni, oltre a 36 mesi da espiare in carcere, in parte già scontati: è la pena inflitta a un trentaquattrenne di nazionalità albanese, che aveva spacciato quasi un chilo di cocaina e aveva una precedente condanna sospesa con la condizionale. La Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Siro Quadri, ha accolto la proposta delle parti, rappresentate dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo e dell’avvocata Cristina Faccini.

Il processo si è svolto in un clima disteso, con l’ammissione in toto dei fatti da parte dell'imputato. A pesare sulla condanna un precedente specifico e l'ingente quantitativo di stupefacente venduto a consumatori locali. L’ammissione dei fatti, il rispetto mostrato per le autorità, il comportamento tenuto in carcere e la voglia di ricominciare daccapo, con un lavoro onesto per il proprio bene e quello dei suoi figli sono state le attenuanti prese in considerazione dal giudice. Per lui si prospettava anche il rischio di essere espulso dallo spazio europeo. La Corte, considerando gli elementi a disposizione, però, ha deciso di dare una possibilità all’uomo che cercherà di ricostruirsi una vita in Italia con la compagna e i figli.