Luganese

Via Foce e quella promessa di pedonalizzazione

Interrogazione chiede spiegazioni al Municipio di Lugano sulla proposta di moderare il traffico lungo la strada

Un’immagine di via Foce a Lugano
20 agosto 2024
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Nonostante l’intenzione iniziale di rendere via Foce una zona pedonale, la via è ancora utilizzata per il carico/scarico di merci e persone. Che fine ha fatto il progetto di pedonalizzazione e come intende procedere il Municipio di Lugano per mantenere la promessa? È la domanda principale dell’interrogazione presentata da cinque consiglieri comunali (prima firmataria Silvia Barzaghi del gruppo della Sinistra), che, inoltre, chiede come mai non sia “stata presa in considerazione la rimozione dei parcheggi per scooter, che sono numerosi e disordinati, al fine di creare posteggi per le biciclette, che sono pochi ma richiesti e comodi per chi frequenta il Parco Ciani o il Lido”.

Come ricordato nell’atto parlamentare, al termine del progetto di riqualifica dell’area della foce del Cassarate, la zona “era intesa per essere principalmente pedonale, volontà ribadita più volte nel corso degli anni”. Tuttavia, nella risposta del Municipio a interrogazioni risalenti al 2015, la strada tornò a essere di passaggio per il carico/scarico di merci e persone, soprattutto in seguito alla rimozione di un cartello provvisorio che indicava il divieto generale di circolazione (senza indicazioni di limite di velocità). Il Municipio di Lugano “ritenne anche superfluo implementare un ‘Divieto di circolazione’ poiché il traffico attuale soddisfa le condizioni del ‘Servizio a domicilio permesso' e l’Esecutivo, nel messaggio 11’552, propone di moderare il traffico sulla via, anziché di pedonalizzare. Eppure, secondo l’interrogazione, l’area della Foce è contraddistinta da una grande quantità di pedoni per la vicinanza con il Lido e Lugano Marittima e “ad aumentare il pericolo per i pedoni è il semaforo pedonale all’entrata della via, che è verde in concomitanza al semaforo che dà accesso da viale Cattaneo”.

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