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Bioggio, Alberti si autosospende da municipale/sindaco

Ha comunicato la propria decisione al Consiglio di Stato. Indagato per appropriazione indebita e amministrazione infedele, respinge gli addebiti

Eolo Alberti
(Ti-Press)
18 agosto 2024
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Sotto inchiesta per appropriazione indebita e amministrazione infedele, Eolo Alberti ha deciso di autosospendersi – in attesa degli esiti del procedimento penale che lo ha portato in carcerazione preventiva – dalle sue funzioni in seno al Municipio di Bioggio e dunque (anche) da quelle di sindaco. Una decisione che Alberti, il quale contesta i reati addebitatigli, ha comunicato al Consiglio di Stato.

Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione dell'Ente ospedaliero cantonale lo ha sospeso dalla carica di membro del Cda, carica alla quale l'allora deputato della Lega era stato eletto lo scorso novembre dal Gran Consiglio.

Ora la decisione di Alberti di fare un passo indietro nell'esecutivo comunale.

‘Solo per rispetto verso le istituzioni‘

«Posso confermare – fa sapere, da noi interpellato il difensore di Alberti, l'avvocato Pierluigi Pasi – che in attesa degli esiti del procedimento che lo vede interessato per fatti inerenti alla sua attività professionale a oggi con altre tre persone, il mio cliente ha comunicato al Consiglio di Stato la propria volontà di autosospendersi dalle funzioni in seno all’esecutivo di Bioggio. Eolo Alberti contesta i reati. Ha deciso di autosospendersi esclusivamente per il suo rispetto verso le istituzioni, che così intende tutelare anteponendone gli interessi». Aggiunge Pasi: «Sui fatti per i quali è stato chiamato in causa dai media e da terze persone senza possibilità di risposta a causa della sua situazione, valuterà di prendere posizione e di agire a tempo debito».

Il legale del già granconsigliere leghista non si pronuncia invece sulla sospensione del proprio assistito dai vertici dell'Eoc decisa dal CdA dell'Ente ospedaliero. «Non prendo posizione su affermazioni apparse sui media, senza che l’interessato ovvero chi lo rappresenta abbiano ricevuto alcuna comunicazione formale al riguardo», taglia corto l’avvocato Pasi.

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