Nel frattempo, la Sezione degli enti locali è stata informata dal Ministero pubblico in merito all’inchiesta sul sindaco di Bioggio
Il coordinamento del comitato della conferenza dei sindaci del Malcantone passa dalle mani del sindaco di Bioggio Eolo Alberti, indagato per appropriazione indebita e amministrazione infedele, nelle mani della vicepresidente, la sindaca di Neggio Antonella Notari. Il comitato, si legge in una nota, “ha preso atto con stupore e rammarico delle accuse mosse al suo presidente Eolo Alberti e rimane in attesa di eventuali sviluppi”.
Inoltre, è arrivata oggi, 14 agosto, nelle mani della Sezione enti locali la notifica da parte del Ministero pubblico sull’apertura dell’inchiesta sul sindaco di Bioggio Eolo Alberti, indagato per appropriazione indebita e amministrazione infedele. Il tutto finirà nelle mani del Consiglio di Stato per procedere con la sospensione prevista dalla legge, salvo eventuali dimissioni.
Gli indagati, si ricorda, al momento, sarebbero quattro. I due in carcerazione preventiva, e cioè Alberti, che contesterebbe gli addebiti, e il 38enne, divenuto amministratore unico della Hospita Suisse Anesthesia Care Sa. E due a piede libero: la moglie di Alberti e l’uomo interrogato ieri che è divenuto azionista di maggioranza dopo che Alberti, lasciate la società e la carica di granconsigliere (Lega) per entrare nel Cda dell’Ente ospedaliero cantonale, poltrona a cui teneva molto, gli ha ceduto le proprie azioni. Si è invece costituito accusatore privato l’azionista di minoranza, il dottor Claudio Camponovo.
Al Ministero pubblico la segnalazione che ha inguaiato Alberti è arrivata ai primi di luglio. Ancora non si sa chi l’abbia fatta.