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Scarafaggi neri in città e tante cimici da letto

Cambia il meteo e mutano le operazioni di disinfestazione. In questa stramba estate, in alcune aree di Lugano emergono insetti sgraditi

In sintesi:
  • Il rientro dalla vacanze può riservare brutte sorprese e dalla valigia possono affiorare bestiole moleste che si rifugiano nei giacigli
  • Diverse richieste segnalate per combattare piccoli esseri che girano di notte e hanno invaso cantine e appartamenti 
8 agosto 2024
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Girano soprattutto di notte e in tarda serata. Sono state segnalate a Molino Nuovo e lungo il fiume Cassarate. Ma hanno invaso anche le cantine e, talvolta, perfino gli appartamenti di vecchie palazzine. Tanto che sono state sollecitate di più dai proprietari di immobili o inquilini, rispetto agli anni passati, alcune ditte di disinfestazione. Stiamo parlando di Blatte orientali, dette anche scarafaggi neri. In questi ultimi mesi, ci confermano un paio di società private da noi interpellate, gli interventi in alcune zone della città sono aumentati. Però, la novità, quest’anno, è rappresentata da una brutta sorpresa che tanti hanno scoperto di rientro dalle vacanze: le cimici da letto, per le quali c’è stata una vera e propria impennata di trattamenti chiesti da privati.

Di notte, si nutrono di sangue umano

Dal sito della Confederazione si legge che “la cimice più diffusa in Europa centrale è la cimice dei letti (Cimex lectularius), detta anche cimice domestica, che, di notte, si nutre di sangue umano”. Questi insetti, giungono nelle case, spesso, “attraverso i bagagli al ritorno dalle vacanze o da viaggi d’affari. Possono riprodursi molto rapidamente, temono la luce, vivono nei nascondigli”. Il forte incremento di richieste d’intervento per eliminare questi insetti ci viene confermato da Enea Cattaneo, direttore della società Bitis disinfestazioni Sa: «Abbiamo constatato un grosso aumento di trattamenti contro le cimici dei letti, provenienti soprattutto dalla Francia, nelle abitazioni di persone di rientro dalle vacanze. Di solito, arrivano attraverso le valigie». Cosa si può fare quando ci si ritrova questo genere di insetti nel letto? «Sarebbe meglio prevenire il problema, quindi occorre dare un’occhiata quando si entra in un nuovo appartamento affittato all’estero, bisogna controllare meticolosamente le strutture dei letti e i materassi (in particolare nella zona delle testiere). Meglio fare qualcosa anche prima di tornare a domicilio, per essere sicuri al 100%, lavare a 60° tutti i vestiti delle valigie, mentre gli abiti di lana o materiali che si restringono, consigliamo di metterli in sacchi neri della spazzatura chiusi con del nastro adesivo e lasciarli sotto il sole per almeno due giorni interi. Questo sistema elimina uova, larve ed esemplari adulti. La valigia, invece, si può semplicemente lasciare al sole per la stessa durata».

Meno interventi per vespe e calabroni

Quest’anno, le piogge insistenti di maggio e di giugno hanno cambiato le richieste di intervento che solitamente ricevete? «Beh, sì c’è stata una sensibile diminuzione della problematica legata a vespe e calabroni, ovvero i nidi, che sono stati creati più tardi nella stagione estiva. In luglio abbiamo eseguito interventi che, di solito, facevamo a maggio, per eliminare nidi: probabilmente, ci ritroveremo in ottobre-novembre a dover contrastare i nidi più grossi, dipenderà molto dal meteo», risponde Cattaneo. Invece, rispetto all’incremento di richieste di disinfestazioni per gli scarafaggi neri, il titolare della società, dice che non si può parlare di «un sensibile incremento. Abbiamo notato che le richieste d’intervento sono arrivate da edifici ‘datati’ che hanno fognature risalenti a diversi decenni fa, con problemi strutturali, che cominciano a presentare crepe. Questa situazione consente agli insetti di uscire più facilmente. Di solito, non escono se non trovano dei varchi, hanno sempre vissuto nelle fognature, dove trovano tutto il cibo necessario per la sopravvivenza. Si sono semplicemente spostati, come fanno ogni anno. Una zona particolarmente toccata è quella lungo il fiume e sul lungolago, dove il problema si ripresenta ogni anno». Il responsabile di un’altra società di disinfestazione parla di una crescita di interventi tra il 10 e il 15%, rispetto agli anni scorsi, richiesti da privati per cantine o appartamenti, in particolare tra i mesi di maggio e giugno, a causa delle frequenti piogge, che hanno ‘spinto’ gli insetti a uscire dalle fogne.

Già segnalate lungo il fiume

Sempre dal sito della Confederazione, si legge che “gli scarafaggi possono contaminare edifici, oggetti e cibo con i loro escrementi, trasmettere agenti patogeni e causare reazioni allergiche. Per alcune persone, la loro presenza può causare stati di ansia e problemi psicologici”. Un problema che accomuna Lugano a Locarno. Non bisogna preoccuparsi troppo. Ma qual è la causa di questo aumento e come mai emergono scarafaggi neri lungo il Cassarate? «Perché possono uscire ed entrare come vogliono, hanno l’accesso diretto verso l’esterno e un maggior raggio di azione, senza dover passare da guarnizioni dei tombini o da crepe nelle canalizzazioni – risponde Cattaneo –. Normalmente, il problema all’esterno degli stabili e sulle strade, sorge d’estate quando le temperature esterne aumentano. D’inverno, invece, se ne stanno nelle fognature, dove la temperatura non va mai al di sotto degli zero gradi».

Anche nel quartiere di Molino Nuovo

Quest’anno, però, la loro presenza è stata segnalata anche a Molino Nuovo, in zona Lambertenghi... «È probabile che siano stati eseguiti dei lavori alle canalizzazioni o che si sia creato un problema a livello di fognature. Per questa situazione, posso soltanto fare delle ipotesi, potrebbe potenzialmente anche esserci stata una riproduzione eccessiva durante l’anno scorso, che ha moltiplicato il numero di esemplari in quella zona. Dal nostro punto di vista, per gli interventi professionali, c’è un problema a livello di prodotti che si possono utilizzare a contatto diretto con l’acqua. Non esistono prodotti omologati che si possano nebulizzare all’interno delle canalizzazioni e che consentano l’eliminazione totale nel rispetto dell’ambiente. Questo è un grosso inconveniente per i professionisti del settore perché bisogna per forza agire con dei gel a lunga persistenza, non pericolosi per gli essere umani, con l’inconveniente di una lunga attesa per riuscire a debellarli completamente».

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