Una ragazza luganese sarebbe stata molestata fisicamente il giorno della Festa nazionale da un uomo che poi sarebbe fuggito
Un’aggressione sessuale sarebbe capitata ieri verso le 16 in via Genzana a Massagno. La vittima, giovane. Sarebbe stata molestata fisicamente da un uomo che si trova tuttora in libertà. L’aggressione sarebbe avvenuta in una zona priva di telecamere di videosorveglianza e al momento dell’atto di violenza era deserta. Il fatto increscioso e brutale è stato denunciato alla Polizia cantonale, che sarebbe sulle tracce di un uomo di età stimata tra i 35 e 45 anni, alto circa 180 cm. Si tratterebbe di un individuo di corporatura molto grossa, quasi completamente calvo – con pochi capelli biondi – e di carnagione molto chiara. Al momento dell’atto di violenza, l’uomo indossava un paio di pantaloni azzurri fino alle ginocchia, una maglietta chiara a maniche corte, una cintura scura, delle scarpe chiare di tela e portava uno zaino chiaro del medesimo tessuto. Questo identikit sommario è stato fornito dalla vittima, che ha visto l’aggressore solo di spalle, mentre fuggiva.
Il tutto sarebbe capitato nel giro di meno di un minuto. La giovane sarebbe stata avvicinata mentre stava percorrendo la strada che prende tutti i giorni per recarsi al lavoro. Sarebbe stata al telefono con una sua amica, quando a un tratto un uomo le è corso dietro velocemente e improvvisamente l’ha presa in braccio. «La prima cosa che ho pensato era che fosse un mio amico, non mi sono subito preoccupata», racconta la vittima (il cui nome è noto alla redazione). Subito dopo, prosegue la giovane, «mi ha messo una mano in mezzo alle gambe e l’altra sulla spalla, mi ha alzata di peso e mi ha buttata sulla staccionata in metallo che dà sui binari. Inizialmente ho pensato che mi volesse buttare giù dalla staccionata, ma poi con la mano che mi aveva prima appoggiato sopra la spalla ha iniziato a toccarmi le parti intime». Durante l’aggressione la vittima era sotto shock e non sarebbe riuscita a chiamare aiuto ma ci ha riferito che «l’atto di violenza è durato poco, nemmeno un minuto. Con la mano ha cercato di penetrarmi ma indossavo una gonna-pantalone e quindi non è riuscito. Mi ha inoltre grattato forte attraverso la gonna e mi ha fatto male». La giovane racconta che non l’ha mai visto in volto: «Solo quando mi ha lasciata a terra sono riuscita a vederlo, ma solo di schiena mentre correva via. Quando è finito tutto ho iniziato a urlare fortissimo». Una persona, da come ci ha raccontata la ragazza, si sarebbe affacciata alla finestra di un palazzo ma non sarebbe scesa a soccorrere la ragazza.